MATRIMONIO AL SUD

0

Id., Italia, 2015 Regia Paolo Costella Interpreti Massimo Boldi, Biagio Izzo, Enzo Salvi Distribuzione Medusa 

In sala dal 

12 novembre

Nozze in vista per il figlio dell’industriale Lorenzo Colomba, settentrionale doc, e la figlia dell’altrettanto meridionale doc campano Pasquale Caprioli, proprietario di una pizzeria. Nonostante le ostilità tra i due capofamiglia la cerimonia sarà celebrata nel paese della sposa come da tradizione. Tra preparativi in grande stile, sostenuti da un popolare conduttore di reality matrimoniali, un prete praticamente cieco e gli immancabili equivoci il giorno fatidico si avvicina.

Se far sorridere non è facile, fare ridere lo è ancora di meno (è un dato inconfutabile che sia più semplice interpretare ruoli drammatici). E non è detto che una formula collaudata possa essere utilizzata sempre con lo stesso effetto. Questo è il limite del film di Paolo Costella, che ripropone gag e personaggi già visti in passato, senza aggiungere troppe novità (forse la più significativa è rappresentata dai riusciti duetti delle due madri, Barbara Tabita e Debora Villa). Non sono in gioco la professionalità di Massimo Boldi e Renato Izzo (consuoceri affiatatissimi nel loro essere alternativamente primo attore e spalla), quella di Enzo Salvi, Paolo Conticini, Gabriele Cirilli o Peppe Barra, rispettivamente nel ruolo di un rozzo romano, di un piacione conduttore tv, del suo assistente tecnico ciociaro e del prete cecato, ma non stupido. È l’insieme a restare sul piano di un intrattenimento più televisivo, appesantito dal sovraffollamento di caratteri e da alcune trovate poi non sviluppate (perché la coppia di riccastri lombardi Gisella Donadoni e Ugo Conti finisce invischiata con quella ciociara e non mette a segno il prevedibile siluramento del Colomba presidente degli industriali, reo di essersi “compromesso” con i meridionali?). E nel risultato complessivo poco soddisfacente ci si chiede se Boldi non potrebbe rischiare di più, e regalare la sua maschera di commediante per qualcosa di folle e surreale, tornando magari agli stralunati personaggi dei suoi primi film.