Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, la recensione

La saga d'azione più spavalda della storia torna al cinema con una Parte 1 convincente e ricca di sequenze adrenaliniche

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Mission Impossible Dead Reckoning

Ci sono voluti quasi tre anni di riprese, tra ritardi, stop e rinvii a causa della pandemia, ma l’attesa per Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno è arrivata, finalmente, al capolinea. Il film diretto da Christopher McQuarrie si prepara ad approdare dal 12 luglio nelle sale di tutto il mondo. Con Tom Cruise come sempre in prima linea, affiancato in questo settimo capitolo da vecchi e nuovi compagni, tra cui brillano in particolar modo i talenti femminili di Hayley Atwell, Rebecca Ferguson, Pom Klementieff e Vanessa Kirby.

IL FATTO

Sotto la calotta polare artica naviga un sottomarino russo di ultima generazione, il cui comandante sta testando le capacità di rendersi invisibile a ogni rilevamento. Quando sui monitor del sottomarino appare un misterioso segnale le cose però si complicano.

È questa la nuova minaccia che dovranno sventare Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF: un’Intelligenza Artificiale apparentemente inarrestabile, un’arma il cui possesso è bramato da tutte le potenze del pianeta e che l’impavido Ethan dovrà trovare e disinnescare per salvare l’umanità.

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Il problema è che questa malevole entità digitale si è alleata a Gabriel (Esai Morales), un nemico che riappare dal passato del nostro eroe ed è in grado di evocare traumi mai superati. Ethan dovrà così decidere se sacrificare tutto per la riuscita della missione, comprese le vite di chi più gli sta a cuore.

L’OPINIONE

Tom Cruise è diventato Ethan Hunt nel 1996, grazie alla regia di Brian De Palma. In 27 anni l’attore ha recitato in sette film nei panni del super-agente, senza aver perso un briciolo della sua possanza atletica. La vera novità è che, dopo averlo interpretato in film diretti ogni volta da un regista diverso (John Woo, J. J. Abrahms, Brad Bird), a partire da Mission: Impossible – Rogue Nation (2015), l’attore ha trovato in Christopher McQuarrie il partner creativo dei suoi sogni: un complice in grado di assecondarlo e stimolarlo nelle sfide fisiche sempre più estreme da mettere in scena.

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L’alleanza tra i due è nata nel 2012, sul set del film Jack Reacher – La prova decisiva e da allora sono diventati la coppia perfetta delle Missioni Impossibili. Oltre al salto in moto dal dirupo, abbondantemente preannunciato da un generoso dietro le quinte, questa volta McQuarrie e Cruise mettono in scena una ricca dose di sequenze adrenaliniche, dagli inseguimenti su diversi mezzi di locomozione a Roma fino all’epico combattimento dentro e sopra un treno in corsa. Il tema dell’Intelligenza Artificiale fuori controllo è un topos narrativo che, dal computer HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio in poi, affascina da sempre i cineasti: oggi la concreta minaccia di sceneggiature e film realizzati con l’AI, rende il film strettamente legato al presente.

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I capitoli precedenti sono un godibile ripasso e in Minority Report (2002) di Steven Spielberg vediamo Cruise già alle prese con problemi simili.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
mission-impossible-dead-reckoning-parte-uno-la-recensioneMission: Impossible – Dead Reckoning Part One. Usa 2023. Regia Christopher McQuarrie. Interpreti Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Hayley Atwell, Pom Klementieff, Esai Morales, Simon Pegg, Ving Rhames, Vanessa Kirby, Cary Elwes, Henry Czerny. Durata 2h 43’. Distribuzione Eagle Pictures.