SONG ‘E NAPULE

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In sala dal 17 aprile

id. Italia, 2013 Regia Marco e Antonio Manetti Interpreti Alessandro Roja, Giampaolo Morelli Sceneggiatura Michelangelo La Neve, G. Morelli, Manetti Produzione Devon con RaiCinema, Luciano, Lea e Dania Martino Distribuzione Microcinema Durata 1h e 45′ www.microcinema.eu
[column size=one_half position=first ]IL FATTO — Napoli. Paco Stillo (Alessandro Roja) è un pianista disoccupato che viene raccomandato al Questore Vitali (Carlo Buccirosso) e si ritrova agente di polizia. Un giorno il commissario Cammarota (Paolo Sassanelli) lo coinvolge in un’operazione per arrestare il camorrista Ciro Serracane detto O’ Fantasma (Peppe Servillo). La missione: far leva sulle sue competenze musicali per infiltrarsi in una band il cui leader è Lollo Love (Giampaolo Morelli).
L’OPINIONE — I cantanti neomelodici e il poliziottesco anni Settanta, l’action movie e il melodramma, Fernando Di Leo e Tarantino, il tutto frullato assieme con grande personalità: la banda Manetti continua nella sua parabola artistica anarchica e geniale e, dopo Paura, centra il bersaglio con una pellicola potente, gustosa e ricca di idee come, purtroppo, se ne vedono poche nel cinema italiano. Sceneggiatura solida (con l’aiuto – e si vede – di un fumettista come Michelangelo La Neve), Napoli utilizzata come un vero e proprio personaggio, e poi un cast che non sbaglia un colpo[/column][column size=one_half position=last ](fantastica la coppia Roja & Morelli), con tre comprimari da applausi e che da soli valgono il prezzo del biglietto: Buccirosso, Sassanelli e Servillo, fratello di Toni nonché leader degli Avion Travel. Aggiungeteci poi anche una colonna sonora in puro stile Franco Micalizzi – firmata dai sempre ottimi Pivio & De Scalzi – e avrete 110 minuti di puro cinema, tra ironia e azione. Molte le scene da ricordare, dall’apparizione di Ciro Petrone di Gomorra a Serena Rossi alla cassa della Feltrinelli che cita Shine e Rachmaninov, fino allo stesso Roja – sempre più bravo a ogni film – napoletano atipico con bicicletta e caschetto, in conflitto perenne con la sua città.
SE VIÂ È PIACIUTO GUARDATE ANCHE…
Da recuperare Napoli violenta (1976) di Umberto Lenzi, Napoli spara! (1977) di Mario Caiano e Il boss di Fernando Di Leo (1973). Per comprendere meglio invece la bravura di Roja, I più grandi di tutti (2012) di Carlo Virzì.
— Andrea Morandi[/column]