THE AMAZING SPIDERMAN 2 – IL POTERE DI ELECTRO

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In sala dal 23 aprile

The Amazing Spider-Man 2 Usa, 2014 Regia Marc Webb Interpreti Andrew Garfield, Emma Stone, Jamie Foxx, Dane DeHaan Sceneggiatura Alex Kurtzman Produzione Avi Arad, Matthew Tolmach Distribuzione Warner Durata 2h e 32’  www.theamazingspiderman.com

[column size=one_half position=first ]IL FATTO — Non bastano i cattivi più o meno super a movimentare le giornate di Peter Parker/Spider-Man, la sua vita sentimentale è, se possibile, ancor più complicata. Così, mentre New York vivrà l’incubo di Electro, ovvero la trasmutazione del frustrato, patetico e talentuoso ingegnere Max Dillon in un terrificante psicopatico che ha acquisito per incidente straordinari poteri elettrici, l’adorata Gwen – che non riesce a dimenticare nonostante la rottura della relazione – gli annuncia di volersi trasferire in Inghilterra, a Oxford. In più, Peter indaga sulla misteriosa scomparsa, tanti anni prima, dei genitori e si prende a cuore le sorti dell’amico Harry Osborn, ora capo della potentissima e oscura industria di ricerche scientifico-tecnologiche OsCorp e condannato da una malattia incurabile.
L’OPINIONE — Tracciamo una linea decisa: se siete adolescenti o giù di lì, molto probabilmente vi godrete il luna park hi-tech del capitolo 2 del nuovo Uomo Ragno. Altrimenti è probabile che, più che gli scontri ad alta tensione (coreografati ad arte, va scritto, da James Armstrong e William Spencer) tra i due super mutati (l’uno da un ragnetto atomico, l’altro – un Jamie Foxx con riporto – da una scarica elettrica e dai morsi delle murene), vi stordirà una trama sovraeccitata ma banale [/column][column size=one_half position=last ]e orizzontale (tranne un colpo di coda che non riveliamo), dichiarazioni caramellate di retorica («Mai rinunciare alla speranza! », «Combattete per ciò che vi sta a cuore » e via di questo passo), sentimentalismo da collezione Harmony (con tutto il rispetto). Lo Spider-man di Garfield è obbligato dallo sceneggiatore a battutine agghiaccianti e petulanti quando è in costume e ad altre da bambinone in amore quando è in borghese e a un certo punto fa nascere persino il sospetto che porti un po’ jella. Insomma, è una kolossale (e minuziosamente oliata) macchina da multisala in 3D che Marc Webb guida con il cambio automatico e senza aggiungere nulla che possa suonare come innovativo, originale, bizzarro o quantomeno insolito. In attesa di altre future battaglie metropolitane (altrimenti non si capisce cosa ci stia a fare una star come Paul Giamatti/Rhino in un ruolo così marginale).
SE VIÂ È PIACIUTO GUARDATE ANCHE…
Da una parte gli altri Spider-Man di Raimi per capire le differenza, dall’altra – come cura omeo-patica – Chronicle (2012) di Josh Trank, tra l’altro sempre con il dotatissimo (da tenere d’occhio) Dane DeHaan.

— Massimo Lastrucci[/column]

Emma Stone (25 anni) e Andrew Garfield (30 anni).