THE REACH – CACCIA ALL’UOMO

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Beyond the Reach Usa, 2014 Regia Jean-Baptiste Léonetti Interpreti Michael Douglas, Jeremy Irvine, Hanna Mangan Lawrence Distribuzione Notorious Durata 1h e 31′

In sala dal 

15 luglio

Una giovane guida turistica del Deserto del Mojave, accetta di accompagnare un arrogante e attrezzatissimo squalo della finanza alla caccia di un muflone. Ben, il cui cuore è al momento assai intristito dal distacco della fidanzata partita per l’Università, non sa di essersi ficcato in un gioco estremamente pericoloso. Perché un sanguinoso incidente rivela il carattere sanguinario e omicida del ricchissimo Madec, un fanatico “superman” che prima cerca di comprare il silenzio del ragazzo, poi, vista l’inutilità dello sforzo, lo scarica nel deserto, scalzo e semi nudo, aspettando che il sole e la sete facciano il loro dovere. Ma Ben è pieno di risorse, ha molte frecce nell’arco e sa improvvisare. Il duello mortale prenderà perciò pieghe impreviste.

Michael Douglas si autoproduce per ritagliarsi un ruolo da protagonista (l’età gioca ormai a sfavore), in un action thriller survivalista che scopriamo essere un remake di un film per la tv del 1974 intitolato Savages, a sua volta basato su un romanzo di Robb White (uno degli sceneggiatori favoriti di William Castle). Come babbo Kirk, evidentemente Michael preferisce in questi casi affidarsi a registi grati e anche un po’ se vogliamo manipolabili, infatti dietro la cinepresa ha posto il francese Jean-Baptiste Leonetti, al suo secondo lungometraggio dopo il fanta-action Carré blanc del 2011. Abbronzato e con ghigno scolpito, il suo malvagio è un buon esempio di mix di civilizzazione e brutalità (qualcuno ha parlato e non a torto di Gekko in vacanza nel deserto) e il 25enne coprotagonista Jeremy Irvine fatalmente tende a sbiadire nella pura e anonima fisicità atletica. Comunque l’ottima fotografia di Russell Carpenter ci regala scorci e immagini mozzafiato della riserva Navajo del New Mexico in cui sono ambientate le riprese: e se qualcuno pensa ai western di John Ford, almeno per la location di Shiprock l’ha imbroccata, visto che lì, oltre a Natural Born Killer e Transformers, fu girato il leggendario Sfida infernale nel 1946. Del film in sé, diremo solo che, finché rimane tra le rocce e sotto il sole (e ci sta tanto), tiene ben desta l’attenzione dello spettatore, per poi involgarirsi in un finale da resa dei conti quanto mai stantìo e appiccicaticcio.

Massimo Lastrucci