Un mondo a parte, la recensione del nuovo film di Milani con Virginia Raffaele e Antonio Albanese

Dal 28 marzo al cinema con Medusa Film

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Virginia Raffaele e Antonio Albanese, Un mondo a parte

Riccardo Milani è alla regia di un nuovo racconto emblematico in grado di calarci in realtà rurali molto più diffuse di quanto si pensi, Un mondo a parte, al cinema dal 28 marzo con Medusa Film, è la storia di una comunità che tira fuori il meglio di sé. Interpretato da Virginia Raffaele e Antonio Albanese.

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IL FATTO

Antonio Albanese è un maestro elementare del nord, che stufo di insegnare nella realtà romana si fa trasferire nella scuola di un piccolo paesino della Marsica, tra le montagne dell’Abruzzo, assalito in inverno dal freddo e dalla neve. Virginia Raffaele è la vicepreside abruzzese di quella scuola, per raggiungere la quale percorre ogni giorno 70 chilometri ad andare e 70 a tornare. Il problema che devono affrontare è il numero troppo esiguo di alunni, che sta portando l’istituto alla chiusura, e con questa alla fine della piccola comunità, sempre più spopolata. La loro battaglia si scontrerà anche con interessi più grandi e poco limpidi.

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L’OPINIONE

Raccontare l’umanità delle persone con la chiave della commedia, intrattenendo mentre si stimola un pensiero o una riflessione, è da anni l’obiettivo che spinge Riccardo Milani a fare cinema. Un obiettivo ormai centrato tante volte, con di recente i casi clamorosi della “saga” di Come un gatto in tangenziale e di Grazie, ragazzi, vincitore del Ciak d’oro del pubblico 2023 come Migliore film commedia.

Questa volta il regista romano riesce nell’impresa di aggiungere anche un tocco speciale a una storia in grado di calarci in realtà rurali molto più diffuse di quanto si pensi, in cui il senso di comunità è ancora vivo, e rappresenta assieme un collante e un modo per tirare fuori il meglio da noi stessi pur tra le mille tentazioni e gli individualismi del tempo in cui viviamo.

In Un mondo a parte si sorride mentre si finisce coinvolti in una piccola, emblematica vicenda che ha un forte sapore di realtà, grazie anche a un Albanese al suo meglio e a una Virginia Raffaele addirittura sorprendente per la bravura e lo spessore che sa dare a un personaggio in cui si cala totalmente, persino nelle movenze, oltre che nella cadenza in cui si esprime.

La spontaneità di grandi e piccini, in gran parte reclutati dal regista nei paesini della Marsica e a cui sono affidati ruoli di rilievo, fa il resto nell’avvolgere lo spettatore in una vicenda molto reale e che non ha la pretesa di essere edificante, ma solo di ricordarci da dove veniamo e chi possiamo essere, quando lo vogliamo.

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I più recenti film di Milani, ovvero i due capitoli di Come un gatto in tangenziale e Grazie ragazzi. E per il respiro simbolico e la capacità di scavare mentre intrattiene, anche il recentissimo Nel nostro cielo un rombo di tuono, il doc che Milani ha dedicato alla figura di Gigi Riva e a ciò che il campione del Cagliari ha saputo provocare nel popolo sardo.

RASSEGNA PANORAMICA
voto
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