C’è ancora domani, recensione della prima regia di Paola Cortellesi

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C'è ancora domani, Paola Cortellesi

Tra i film più attesi di questa edizione della Festa del Cinema di Roma 2023, e non solo per essere il titolo scelto per l’inaugurazione, C’è ancora domani segna l’esordio alla regia di Paola Cortellesi e ce la presenta in una veste inedita, in una esperienza che l’attrice ha già confermato di voler bissare. Accompagnata dal suo cast – da Valerio Mastrandrea e Vinicio Marchioni a Emanuela Fanelli e Giorgio Colangeli – all’Auditorium, la simpatica e bravissima artista si avvia a conquistare pubblico e critica.

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IL FATTO:

Roma, 1946. Delia è sposata con Ivano, uomo manesco e retrogrado. Ha tre figli, la maggiore, Marcella, ha la possibilità di sposarsi bene, Delia però teme che l’amore possa essere un inganno anche per lei. Sempre remissiva, la donna capisce che è arrivato il momento di prendere in mano la sua vita per il bene della ragazza. E ha solo un modo per farlo.

C'è ancora domani, Paola Cortellesi

L’OPINIONE:

Paola Cortellesi esordisce dietro la macchina da presa con una storia scritta da lei insieme a Furio Andreotti e Giulio Calenda, ed è soprattutto sulla sceneggiatura che si appoggia questa commedia molto agrodolce e al femminile.

C’è ancora domani è un film ricco di spunti, intuizioni, ha alcune scene ben costruite e soprattutto personaggi scritti e delineati con precisione, dalla protagonista Delia al marito manesco e fedifrago Ivano, che si giustifica dietro la scusa del “ha fatto due guerre”, in realtà semplicemente figlio di una cultura patriarcale molto italiana in generale e romana in particolare.

È un film di (e in parte anche sulla) liberazione C’è ancora domani

Il genere di riferimento è indubbiamente la commedia, ma Cortellesi si cimenta in una coraggiosa contaminazione tra musical, neorealismo e postmodernismo, infilando anche tracce rock e hip-hop nella colonna sonora, oltre che un capolavoro della canzone italiana come La sera dei miracoli di Lucio Dalla. Non sempre la brava Paola riesce a equilibrare il tutto in sede di regia, ma è pur vero che chi solo chi non prova non sbaglia, quindi va bene così.

E poi c’è un evidente omaggio a un cinema italiano oggi impensabile, quello di Dramma della gelosia, A mezzanotte va la ronda del piacere, film in cui Monica Vitti era protagonista incontrastata e in cui il concetto di relazione a suon di ceffoni e baci appassionati era rappresentazione caustica di una società maschilista che della donna aveva di fatto paura.

Ed è su questo punto che si sviluppa C’è ancora domani, virando a un certo punto quasi verso il giallo e ben cucinando il colpo di scena finale che dà un senso compiuto, e anche di più, al film.

A portarlo a un livello cinematografico superiore ci pensano la scrittura, i tempi comici e tutte le interpretazioni, dal laido Valerio Mastandrea al romantico Vinicio Marchioni, fino a Giorgio Colangeli nonno decisamente poco saggio.

E poi tutte le donne, dalla protagonista alla perfetta spalla Emanuela Fanelli, la sempre magnifica Paola Tiziana Cruciani (che attrice, davvero) e poi la sorpresa, bellissima, della giovane Romana Maggiori Vergani, un gran talento che speriamo il cinema italiano non cannibalizzi, come troppo spesso ama fare quando intravede in un/una giovane il luccichio.

Paola Cortellesi regista incassa e sconta i pregi e i difetti di un esordio nel lungometraggio, ma l’idea di dare questa storia ad altre mani e altri occhi sarebbe stato come dare un figlio in affidamento. Essendo donna e artista di grande intelligenza saprà trarre il meglio dalle critiche e dagli elogi. Per fare meglio, al prossimo film, c’è ancora domani.

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Paola Cortellesi è una delle attrici che ha meglio colto le lezioni di alcune sue illustrissime precedenti colleghe, Monica Vitti e Giovanna Ralli su tutte. Tra i tanti bei personaggi che ha raccontato ce n’è uno che meriterebbe una riscoperta: Luciana Colacci, l’operaia tessile licenziata e incinta di Gli ultimi saranno gli ultimi di Massimiliano Bruno.

C'è ancora domani, Paola Cortellesi

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
ce-ancora-domani-recensione-della-prima-regia-di-paola-cortellesiTra i film più attesi di questa edizione della Festa del Cinema di Roma 2023, e non solo per essere il titolo scelto per l'inaugurazione, C'è ancora domani segna l'esordio alla regia di Paola Cortellesi e ce la presenta in una veste inedita, in...