“Sai, ci sono così tante persone là fuori, sopratutto chi ha meno di 22/23 anni, che non hanno mai avuto la possibilità di vedere il primo Avatar al cinema. L’hanno visto in streaming, gli è piaciuto, ma non ne sono stati testimoni come noi avremmo voluto. Per questa ragione lo abbiamo rimasterizzato e siamo rimasti molto stupiti del risultato.”

Il regista, che il 14 dicembre porterà nelle sale italiane Avatar: La Via dell’Acqua si è soffermato anche sui valori del primo film:
“Qualunque sia la propria cultura, da quella cinese a quella nordamericana, ti immergi nel racconto. Le persone ritrovano l’universalità delle loro vite su Pandora, dove trionfa la natura, mentre nel nostro mondo ne siamo sempre più distanti. I ragazzi di oggi, ma questo è valido anche per tutte le generazioni in generale, amano stare nella natura ma più crescono e più perdono contatto con essa e io credo sia un grave problema per tutta la nostra società. Questo film ci aiuta a riconnettere noi stessi con il nostro essere ex fanciulli continuamente sorpresi dalla bellezza della natura.”

Infine il regista ha voluto spendere delle bellissime parole per tutto il cast e la troupe che rese possibile il successo:
“Sono orgoglioso del team, degli artisti, dei designer, degli specialisti CGI , ecc. Hanno creato un mondo bellissimo anche se a volte spaventoso. Tutto il cast lo ha reso umano, indipendentemente dal fatto che stessero girando live-action o motion capture. Sono contento di aver lavorato per loro, forse è per questo che ho scritto tutti questi sequel”.