Mindhunter, David Fincher valuta una trilogia di film per Netflix

L'attore Holt McCallany svela di aver parlato con il regista: “Ci sono sceneggiatori al lavoro, ma tutto dipende da lui”

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Il silenzio su Mindhunter potrebbe presto interrompersi con una svolta del tutto inattesa. Dopo anni di conferme negative sul futuro della serie da parte dello stesso David Fincher, una nuova dichiarazione dell’attore Holt McCallany — interprete dell’agente Bill Tench — riaccende le speranze dei fan: Mindhunter potrebbe tornare, ma non come serie TV. Si starebbe invece lavorando a una trilogia di film da due ore ciascuno, firmata proprio dal regista di Fight Club e Zodiac.

Parlando con ScreenRant, McCallany ha raccontato:

“Ho avuto un incontro con David Fincher nel suo ufficio qualche mese fa, e mi ha detto che c’è la possibilità che torni come tre film da due ore. So che ci sono sceneggiatori al lavoro, ma, come sempre, David dev’essere soddisfatto della sceneggiatura”.

La notizia, pur non ancora confermata ufficialmente da Netflix, suona come un clamoroso ripensamento. Fincher aveva più volte dichiarato che una terza stagione di Mindhunter fosse improbabile, soprattutto per via dei costi elevati della produzione e di un pubblico non abbastanza ampio da giustificare l’investimento. Mindhunter era stato di fatto cancellato nel gennaio 2020, quando Netflix sciolse i contratti del cast per una eventuale terza stagione. La serie, però, nel tempo ha acquisito uno status di cult, complici l’estetica glaciale, il rigore narrativo e un approccio profondamente fincheriano alla psicologia del crimine.

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Lo sviluppo della seconda stagione fu particolarmente complesso: Fincher licenziò lo showrunner originale, rigettò otto episodi già scritti e riscrisse l’intera struttura narrativa. Si trasferì persino a Pittsburgh per supervisionare da vicino ogni aspetto della produzione, concentrata sul caso degli Atlanta Child Murders. “È stato estenuante,” ricordò il co-produttore Peter Mavromates.

Nonostante tutto, McCallany non nasconde il suo entusiasmo:

“Mi sono sentito molto fortunato a poter lavorare a quella serie. Mi piacerebbe se tornasse. David mi ha dato un po’ di speranza durante quel colloquio, ma affinché accada devono allinearsi il sole, la luna e le stelle. La buona notizia è che siamo già con Netflix per The Waterfront, e anche questi film sarebbero per Netflix. Quindi, a livello logistico, si potrebbe fare. Ma tutto dipende dal fatto che David abbia tempo, voglia, e sia soddisfatto del materiale. E questo, onestamente, è ancora un grande punto interrogativo.”

L’idea di una trilogia cinematografica potrebbe rappresentare un compromesso ideale: una chiusura (o rilancio) di alto livello, con tempi produttivi più contenuti e una struttura più compatta. Ancora ignoti i dettagli su cast e trama, ma i fan sognano il ritorno dell’intero team dell’Unità di Scienze Comportamentali dell’FBI, interpretato da McCallany, Jonathan Groff e Anna Torv.

Fincher ha diretto personalmente i primi tre episodi della seconda stagione, affidando i restanti ad Andrew Dominik e Carl Franklin. Resta da vedere se, nel caso il progetto si concretizzasse, il regista deciderà di firmare in prima persona tutti e tre i capitoli della possibile trilogia.