Addio a Bernardo Bertolucci

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Bernardo Bertolucci, l’ultimo maestro del Novecento, regista e intellettuale, si è spento ieri a Roma all’età di 77 anni. Nella sua carriera straordinaria, sperimentale e ribelle, ma anche illuminata dai fasti di Hollywood, osannata dalla critica quanto vicina al pubblico, ha vinto due Premi Oscar, al miglior regista e alla miglior sceneggiatura non originale per L’ultimo imperatore, un Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, una Palma onoraria alla carriera al Festival di Cannes e quattro Ciak d’Oro (miglior film e miglior regia per L’ultimo imperatore, Il té nel deserto e Io ballo da sola, più un SuperCiak d’Oro nel 2005).

Sulla copertina di Ciak di luglio 2005, Bernardo Bertolucci premiato con il SuperCiak d’Oro

LE ORIGINI, DA PARMA A ROMA

Bertolucci, nato a Parma il 16 marzo 1941, veniva da una famiglia d’arte e letteratura: era figlio del grande poeta Attilio Bertolucci, nipote del produttore cinematografico Giovanni e fratello di Giuseppe Bertolucci, anche lui regista per il cinema e il teatro, scomparso nel 2012. La sua carriera è iniziata a fianco di Pier Paolo Pasolini, come aiuto regista sul set di Accattone, nel 1961. Proprio Pasolini firmerà la sceneggiatura della sua opera prima, La commare secca, del 1962. Il successo presso il grande pubblico arriva però nel 1970 con Il conformista, adattamento del romanzo di Alberto Moravia, con Stefania Sandrelli e Dominique Sanda.

LO SCANDALO DI ULTIMO TANGO A PARIGI

Nel 1972, firma il capolavoro dello scandalo che lo renderà famoso in tutto il mondo: il dramma erotico Ultimo tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schneider, che varrà a Bertolucci una condanna per oscenità ma anche una candidatura all’Oscar come miglior regista. Nel 1976 gira il monumentale Novecento, diviso in due atti, che segue per mezzo secolo le vicende di due uomini, il proprietario terriero Alfredo (Robert De Niro) e il contadino Olmo (Depardieu) nelle campagne emiliane.

I NOVE OSCAR PER L’ULTIMO IMPERATORE

Una pioggia di Oscar, ben nove, bagna il suo debutto nel kolossal hollywoodiano, L’ultimo imperatore, del 1989, in cui racconta appunto le vicende dell’ultimo imperatore cinese tra la prigionia dorata nella Città Proibita e l’esilio a Pechino. Torna in Asia nel 1993 con Piccolo Buddha, con Keanu Reeves, mentre nel 1996 gira una delicata educazione sentimentale tutta italiana con Io ballo da sola, con Liv Tyler.

GLI ULTIMI FILM E LO SGUARDO SUI GIOVANI

Nel 2003 s’immerge nel giovane ménage à trois di tre ragazzi durante il Maggio francese con The Dreamers – I sognatori, che segna l’esordio di Eva Green. L’ultimo film, del 2012, è Io e te, tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, tutto girato in una cantina dove l’adolescente Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori) si chiude per una settimana e dove riscopre il rapporto con la sorellastra eroinomane Olivia (Tea Falco).

Bernardo Bertolucci
L’omaggio al Bif&st, nell’aprile 2018: l’ultima volta che abbiamo incontrato Bernardo Bertolucci (foto di Sergio Lorizio)