La Regola del Gioco – Alle Giornate degli Autori l’incontro sul futuro dell’audiovisivo in Italia

Le associazioni promotrici chiedono alle istituzioni statali regole condivise che partano dalla tutela di creatività e libertà d'espressione. Fra gli obiettivi, anche l'apertura di un tavolo con i produttori per arrivare al primo Contratto nazionale di lavoro per sceneggiatrici, sceneggiatori, registe e registi.

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Si terrà il 3 settembre, ore 9.45 nello Spazio Incontri – Venice Production Bridge dell’Hotel Excelsior l’incontro “La Regola del Gioco“, promosso da 100autori, AIDAC, ANAC e WGI, nell’ambito della 21ma edizione delle Giornate degli Autori col sostegno della SIAE.

Dietro la citazione dal grande film di Jean Renoir, l’appuntamento vuole essere un momento di discussione sulle norme che riguardano (e riguarderanno) il settore audiovisivo in Italia, dove il sostegno dello Stato, basato sul principio dell’eccezione culturale, ha grande rilevanza.

In particolare, le realtà promotrici dell’incontro rimarcano nel loro comunicato la richiesta di “regole che non appaiano come calate dall’alto, regole che si rivelino il frutto di un confronto aperto e reale con le Istituzioni, regole nelle quali si riconoscano il più possibile tutte le diverse anime del settore, regole che offrano le stesse opportunità di lavoro alle grandi, come alle piccole realtà“.

Dal tax credit, ai contributi selettivi e automatici, alle regole per i produttori indipendenti e per tutte le questioni che verranno, vorremmo poter contare su una più stretta e continuativa collaborazione istituzionale“, proseguono, aggiungendo che “come autrici e autori abbiamo pieno titolo per essere coinvolti nel dibattito dell’intero settore, anche su questioni non direttamente riconducibili alla categoria come quelle relative alla produzione, all’esercizio, all’emittenza televisiva… dibattito dal quale invece si tende ad escluderci, il che non può avvenire, perché il nostro lavoro è al centro dell’intera filiera, una filiera che è sostenuta con risorse pubbliche e sulla loro gestione vogliamo poterci esprimere. Questo è il cambiamento che chiediamo“.

Il cambio di metodo descritto è auspicato anche per le altre anime del settore: “Con i produttori per esempio vorremmo migliorare le regole che governano i rapporti di lavoro. Con loro vorremmo avviare un confronto per la stesura del primo Contratto collettivo nazionale per le sceneggiatrici e gli sceneggiatori, le registe e i registi che incredibilmente ancora manca per la nostra professione. Li invitiamo quindi ad incontrarci subito dopo la Mostra per porre le basi di un’intesa che garantisca regole certe per il nostro mestiere, a tutela innanzitutto delle nuove generazioni“.

Cambio di passo già adottato con la SIAE, di cui sono parte integrante 100 autori, AIDAC, ANAC e WGI: “Con la Società degli autori e delle autrici il rapporto si è evoluto nell’ultimo anno tramite un’intensa e proficua collaborazione all’insegna di una più incisiva affermazione del diritto d’autore e della remunerazione adeguata e proporzionata, che include il percorso di applicazione in Italia della direttiva del diritto d’autore con particolare riferimento ai Residuals”.

Per le associazioni sopra citate, il nodo dirimente e di partenza nel ridefinire il sistema audiovisivo italiano e i principi che lo regolano deve essere la creatività e la libertà di espressione, “senza le quali non esisterebbe tutto il resto, dall’occupazione, alla crescita produttiva, dalla dignità del lavoro, al diritto degli spettatori ad una fruizione di opere che non siano imposte da schemi culturali e sistemi produttivi che non ci appartengono“.