Oscar 2026, le prevedibili falle del nuovo sistema di votazione

Nell'indagine di Variety debolezze che l'Academy (forse) non aveva previsto

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Oscar 2025 regole

Da noi si direbbe “fatta la legge, trovato l’inganno”, un motto dei più classici dalle nostre parti, che una volta di più possiamo utilizzare anche fuori dai nostri confini. Il viaggio, in questo caso, ci porta in California, a Hollywood, e non solo, dove l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha da poco varato una nuova regola per i suoi membri, teoricamente costretti a guardare tutti i film candidati in una determinata categoria  degli Oscar prima di esprimere il proprio voto.

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“Teoricamente” perché, per quanto i votanti debbano inviare online la documentazione che indichi quando e dove hanno visto ogni film, in molti hanno già trovato le inevitabili e prevedibili scappatoie per eludere l’obbligo. A raccontarlo, un articolo apparso su Variety, nel quale vengono rivelati alcuni escamotage per “ingannare il sistema”, fingendo di aver visto tutti e 10 i film candidati al premio come Miglior Film, per esempio.

Una assurdità, considerata l’importanza che viene data a quelle statuette, nell’ambiente e da tutti gli appassionati, e l’onore – cui in molti ambirebbero – rappresentato dalla possibilità di votare per la loro assegnazione. Un onore, ma anche un onore, visto e considerato il ‘peso’ che sembra essere il dover vedere tanti film. Che alcune delle fonti  sentite da Clayton Davis, l’autore dell’articolo, hanno detto di aver lasciato in visione prima di andare al lavoro o mentre impegnati in altre attività, magari con l’audio disattivato.

Che l’app registri che è stato riprodotto è tutto ciò che conta, – dice uno dei votanti interpellati. – Non ha idea se lo stai effettivamente guardando“, mentre altri hanno ammessi di aver solo premuto play, senza aver visto il film, con un altro che ha confessato di non aver nemmeno sentito parlare della metà dei candidati di quest’anno.

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Un sistema basato sulla fiducia, insomma, moneta che a Hollywood non sembra valere granché (“bullshit” stando alla sintesi di un executive intervistato), e al quale non sembra sia possibile trovare soluzione, almeno per ora. Ammesso che ci sia questa intenzione, visto che la cosiddetta “Screening Room” (la piattaforma sicura online utilizzata dall’Academy) è in uso dal 2020, ben prima del varo della Brutalist Rule”, così battezzata proprio in ‘onore’ del lunghissimo film di Brady Corbet – che in pochi videro in occasione degli Oscar 2025 – e perfetto esempio del problema da risolvere.

 

Su variety l’articolo completo “Oscars’ New Rule Requiring Voters to Watch All Nominees Could Reshape Awards Campaigning, but Academy Members Already Found Loopholes”