ASPETTANDO “CREED”: STALLONE E ROCKY, VITE PARALLELE

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Creed

Il 14 gennaio esce Creed-Nato per combattere, spin-off della serie Rocky. Sylvester Stallone torna a combattere, ma stavolta a bordo ring: ecco come la sua vita si è intrecciata con quella del suo personaggio più famoso

Dal prossimo 14 gennaio, distribuito da Warner Bros., uscirà anche in Italia Creed-Nato per combattere, spin-off della serie Rocky (che proprio quest’anno festeggerà i 40 anni dall’uscita) incentrato sulla figura di Adonis Johnson (Michael B. Jordan). E per Sylvester Stallone si tratta della settima apparizione nelle vesti dell’ex campione dei pesi massimi di Philadelphia Rocky Balboa. Stavolta, però, lo “Stallone Italiano” rimarrà ai margini del ring a fare da allenatore, e mentore, ad Adonis, figlio del suo ex grande amico e rivale Apollo Creed.  Oltreoceano il film è stato accolto benissimo da pubblico e critica (c’è chi vorrebbe Stallone tra i nominati alla prossima edizione degli Oscar come miglior attore non protagonista), ma quanto sono simili le vite e le carriere di Sly e del suo iconico personaggio? Scopriamolo insieme:

movies-rocky-balboa-actors-sylvester-stallone-rocky-italian-stallion-1200x1920Sly ai tempi di Rocky (1976)

L’esordio sul grande schermo di Rocky è una parafrasi della vita di Stallone: la storia di un uomo proveniente dai quartieri poveri di una grande città che, dopo tante difficoltà, riesce ad imporsi sfruttando la prima vera occasione che la vita gli concede.

Sly ai tempi di Rocky II (1979)

Dopo l’incredibile primo match con Apollo Creed, Rocky prova a tornare alla vita di sempre con umili lavori, ma dopo aver assaporato il gustoso boccone del successo tornare indietro non è facile e finisce per incrociare nuovamente i guantoni con il campione del mondo. Così come Rocky, anche Sly, dopo quel trionfo, ha cercato di mantenere un basso profilo lavorando a piccoli film come Taverna Paradiso e F.I.S.T., ma il richiamo della grande Hollywood è stato troppo forte.

sylvester-stallone-in-rocky-iii-(1982)-large-pictureSly ai tempi di Rocky III (1982)

Lo Stallone/Rocky degli anni ’80 ha perso l’umiltà degli esordi. Entrambi (personaggio e uomo) sono ricchi, un po’ arroganti, abituati al lusso, alle comodità e hanno dimenticato cosa vuol dire soffrire per ottenere qualcosa.

Sly ai tempi di Rocky IV (1985)

All’apice della carriera Sly/Rocky si erge a rappresentante degli Usa in un film di propaganda antisovietica.

Sly ai tempi di Rocky V (1990)

Con il botteghino un po’ in calo (Over the top, Rambo 3, Sorvegliato Speciale e Tango & Cash non erano andati benissimo) Stallone cerca il bagno di umiltà richiamando il regista del primo Rocky John G. Avildsen, a cui aveva sottratto i successivi sequel, e riportando Rocky lì dove era tutto cominciato: i sobborghi di Philadelphia.

Sly ai tempi di Rocky Balboa (2006)

Il suo Rocky è un cinquantenne in declino. Gestisce un ristorante, ma stanco di intrattenere i clienti con le gloriose maxresdefaultimprese passate decide di regalar loro una nuova storia da raccontare: la sfida all’attuale campione del mondo Mason Dixon. Nel momento più buio della carriera, e dopo 3 anni di assenza, Stallone ritorna nel giro che conta dimostrando, come il suo personaggio, di avere ancora delle cartucce da sparare.

Sly ai tempi di Creed-Nato per combattere (2015)

Il personaggio di Rocky ricorda a Sylvester Stallone che il tempo passa per tutti e che si deve vivere ogni nuovo giorno come una scommessa da affrontare e vincere. Il destino di Rocky è indissolubilmente legato a quello di Sly.

Daniele Pugliese