Se la Palma d’Oro fosse assegnata in base agli applausi, quest’anno sarebbe andata a 120 battements par minute, il favorito di questa 70esima edizione del Festival di Cannes con la storia del gruppo di attivisti di Act-Up che negli anni Novanta lottarono contro l’indifferenza che circondava le morti per Aids. E invece il film diretto dal francese Robin Campillo, accolto sul palco dalla standing ovation del pubblico e della giuria, ha conquistato “solo” il Grand Prix, il secondo premio cioè, laureandosi però “vincitore morale” del festival. “Dedico il premio non solo a chi è scomparso, ma anche a tutti i sopravvissuti che hanno combattuto questa battaglia con grande coraggio”.
La Palma d’Oro è andata invece al provocatorio The Square dello svedese Ruben Ostlund su arte contemporanea, ipocrisia, cinismo e violenza della società svedese. Il premio della regia è per Sofia Coppola che con L’inganno ha rifatto La notte brava del soldato Jonathan di Don Siegel regalando alla storia una prospettiva femminile con un cast d’eccezione capeggiato da Nicole Kidman la quale, sulla Croisette con ben quattro lavori, ha ottenuto dalla giuria un Premio Speciale del 70esimo anniversario.
I migliori attori sono Diane Kruger, la superfavorita, diretta da Fatih Akin in In the Fade dove interpreta una donna devastata da un attentato neonazista che ha ucciso marito e figlioletto (“il mio pensiero va a tutte le persone colpite dal terrorismo, che hanno continuato a vivere dopo le orribili perdite subite”), e Joaquin Phoenix, ex agente FBI impegnato a salvare una ragazzina dal racket della prostituzione infantile in You Where Never Really Here di Lynne Ramsay, che ha vinto anche per la migliore sceneggiatura, ex aequo con The Killing of a Sacred Deer di Yorgos Lanthimos. Si è dovuto invece accontentare del Premio della Giuria il bellissimo Loveless del russo Andrey Zvyagintsev, Palma d’Oro per la maggior parte dei critici, film cupo e doloroso su un società cinica, impietosa, devota solo al denaro.
Chissà se sapremo come sono andate le cose tra i membri della giuria, sicuramente non compatta sul verdetto e attraversata da tensioni evidenti sin dal primo giorno, quando in conferenza stampa il presidente Pedro Almodovar e Will Smith si sono scontrati sull’affare Netflix. Ma il sipario è comunque calato sul 70esimo Festival di Cannes, il meno entusiasmante da molti anni a questa parte nonostante i festeggiamenti che hanno portato sulla Croisette le stelle più luminose dell’universo cinematografico mondiale e che hanno regalato le immagini più suggestive ed emozionanti di questa edizione.
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(foto di Pietro Coccia)
