IL COMPOSITORE: WARREN ELLIS

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DI ANDREA MORANDI

Ovvero: come un componente dei Bad Seeds di Nick Cave è finito a scrivere la colonna sonora di uno dei film dell’anno: Mustang di Deniz Gamze Ergüven. La nostra intervista al violinista australiano Warren Ellis

MustangDai Bad Seeds di Nick Cave alle pellicole di John Hillcoat, da dischi capolavoro come The Boatman’s Call dello stesso Cave alle collaborazioni con Cat Power e Marianne Faithfull, senza dimenticare la sua creatura originaria: i Dirty Three. Il violinista australiano Warren Ellis è uno dei musicisti più eclettici e imrpevedibili degli ultimi anni, un personaggio trasversale capace di passare dal rock alla musica contemporanea, dagli score al teatro, sempre mantenendo un’impronta precisa e affascinante. Il suo ultimo lavoro è la magnifica colonna sonora firmata per Mustang – pubblicata dalla Milan Records – il film rivelazione di questa stagione della regista turca Deniz Gamze Ergüven che rappresenterà la Francia ai prossimi Oscar.

L’INTERVISTA

Com’è finito a scrivere la colonna sonora per Mustang? Conosceva già la regista?

Ho conosciuto il marito di Deniz a un matrimonio e ci siamo scambiati il numero di telefono. Poi mi ha contattato qualche tempo dopo chiedendomi se mi andava di vedere il film concluso visto che come score provvisorio aveva usato alcune delle colonne sonore che avevo scritto con Nick Cave. Sono andato a vedere Mustang e sono rimasto colpito: era davvero meraviglioso. Il problema è che io non avevo tempo per scrivere le musiche, non avrei potuto farcela. Deniz non sapeva che fare, ma poi, una volta a casa, ho pensato: «Lei sta finendo di montare il film ed è incinta di otto mesi e io non riesco a scrivere qualche brano? ». Mi sono sentito piuttosto patetico, così mia moglie e Reda Kateb, l’attore, mi hanno convinto e ho cominciato a lavorarci.

MustangDa dov’è partito per scrivere i brani?

Dalle immagini del film. I primi cinque minuti mi avevano letteralmente lasciato senza fiato. Avevo solo dieci giorni di lavoro e dovevo fare i conti con il budget. Avevo registrato qualche tempo prima un pezzo per una pièce radiofonica chiamata Les Proies e Deniz ne aveva usato un estratto. Così sono partito da lì, da quel brano che avevo scritto in un pomeriggio leggendo il testo e recitando la parte di Clint Eastwood ne La notte brava del soldato Jonhatan. Con Deniz eravamo d’accordo di rimanere leggeri, non divorare le scene con la musica, il focus doveva essere sulle ragazze. E poi il budget ha fatto il resto: ho suonato tutto da solo, nel capanno dietro casa mia, non avevamo soldi per mettere gli archi. Da un certo punto di vista mi ha ricordato il lavoro fatto con Nick su The Proposition, ma qui avevo il controllo totale, poi condiviso al telefono con Deniz, scena per scena.

Lei ha iniziato a scrivere colonne sonore dieci anni fa. Si aspettava che potesse diventare una carriera parallela?

No e, onestamente, ancora non la vedo una carriera. Senza dubbio è un mio mondo parallelo, ma ci salto dentro di volta in volta, senza programmare. Ma del resto non avevo nemmeno previsto di vivere di musica e sono ventincinque anni che lo faccio. In un modo o nell’altro.

MustangCon Nick Cave ha scritto The Proposition, Lawless, Jesse James, Loin des Hommes: è più semplice lavorare da soli o in coppia?

A me piace lavorare con altre persone, avere dei riscontri, discutere, scambiarsi opinioni. Con Nick nel corso di vent’anni abbiamo sviluppato un bel modo di lavorare, che sia per i Bad Seeds, Grinderman o per il cinema. Nel caso di Mustang mi mancava un confronto, quello che abbiamo di solito io e lui.

Quale pensa sia la parte più potente di Mustang?

Amo molto la narrazione presente nel film, una via di mezzo tra Picnic ad Hanging Rock e Fuga da Alcatraz, quasi come se fosse un film d’essai che incrocia un blockbuster di Hollywood. E poi il messaggio è potente, adoro il ruolo à la James Dean che ha Lale. E c’è una delicatezza di tocco incredibile, Deniz è una forza della natura.

Quali saranno i suoi progetti futuri? Sta lavorando ancora con Amy Berg, la regista di Janis?

Sì, ho appena terminato un altro documentario, Prophet’s Prey della Berg, in cui Nick farà la voce narrante, poi ho scritto le musiche per Iain and Hane, un progetto per il Barbican di Londra e ora sembra ci sia un altro western all’orizzonte. Ma ho anche un disco da registrare…