MARIA SOLE TOGNAZZI: «UNA PARTE DI SOCIETÀ È MOLTO PIÙ AVANTI DELLE LEGGI »

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Abbiamo intervistato la regista romana in occasione della presentazione del Dvd e Blu-ray di Io e lei, distribuiti dalla CG Entertainment per Mustang, per parlare di unioni civili, diritti e della seconda vita del film, tra Festival in giro per il mondo e Home Video

 

Maria Sole Tognazzi e Ivan Cotroneo alla presentazione, a Milano, dell'edizione Home Video di Io e Lei
Maria Sole Tognazzi e Ivan Cotroneo alla presentazione, a Milano, dell’edizione Home Video di Io e Lei

Mentre in Parlamento si discute il ddl Cirinnà sulle unioni civili, lo scorso quattro febbraio è uscita la versione Home Video, distribuita dalla CG Entertainment per Mustang, di Io e Lei, la commedia sentimentale con protagoniste Margherita Buy e Sabrina Ferilli, rispettivamente nei panni di Federica e Marina, coppia all’apparenza stabile con la quale Maria Sole Tognazzi tratteggia una storia d’amore e la sua relativa crisi. Un soggetto importante, attualissimo, che la regista porta sul grande schermo con delicata naturalezza, mostrando una quotidianità fatta di complicità ma anche incomprensioni, senza mai cadere nel tranello del cliché. Prodotto da Indigo Film e distribuito dalla Lucky Red, il film ha visto la regista, il cast (Margherita Buy, Alessia Barela e Massimiliano Gallo), gli sceneggiatori Francesca Marciano e Ivan Cotroneo, la produttrice Francesca Cima e la fondatrice e Presidente di Diversity, Francesca Vecchioni, protagonisti di un doppio incontro con il pubblico, a Roma e Milano, per la presentazione dell’edizione Home Video di Io e Lei, nel quale, tra una riflessione e un ricordo del backstage, sono state mostrate divertenti scene tagliate dal montaggio finale. Abbiamo intervistato la regista in occasione della presentazione romana della versione Home Video di Io e Lei per parlare di unioni civili, diritti e della seconda, felice, vita del film.

 

Maria Sole Tognazzi
Maria Sole Tognazzi alla presentazione, a Milano, dell’edizione Home Video di Io e Lei

Io e lei esce in Home Video in un momento di stretta attualità e lei stessa si è schierata, anche artisticamente, a favore delle unioni civili. Un aggettivo che dice tutto…

Assolutamente. Mi sono espressa rispetto a questa questione attraverso il film. Ho raccontato una storia d’amore tra due donne e l’ho raccontata ponendo al centro l’uguaglianza e non la diversità, mostrando la quotidianità e la solidarietà che esiste tra loro. Un film che parla, mi auguro, anche alle menti più ottuse, pur non essendo un film di denuncia vero e proprio.

La Lucky Red, che ha distribuito il suo film, qualche giorno fa ha diramato un codice etico a tutela di tutti i dipendenti, senza discriminazioni di sesso o di orientamento sessuale. Un’altra riprova dei tempi pronti per un cambiamento?

Certo. Tra le nuove generazioni e una parte d’Italia, purtroppo non tutta altrimenti non ci sarebbe stato il Family Day, c’è la dimostrazione che le persone sono molto più avanti delle leggi. Sono proprio loro che spero possano aiutare a far riflettere chi sta sopra di noi e prende le decisioni.

Maria Sole Tognazzi, Ivan Cotroneo e Andrea Morandi
Maria Sole Tognazzi, Ivan Cotroneo e Andrea Morandi alla presentazione, a Milano, dell’edizione Home Video di Io e Lei

Marina e Federica sono due donne molto caratterizzate nelle loro reciproche diversità ma prive di stereotipi… Era l’obiettivo che vi eravate posti in fase di sceneggiatura?

Sì, era l’obiettivo mio, di Ivan Cotroneo e Francesca Marciano. Se c’è una nota di differenza all’interno del film è quella tra le personalità di queste due donne, data anche dalla loro diversa estrazione sociale. Questo è quello che generalmente mi affascina nelle storie d’amore, anche quelle raccontate al cinema o nei libri. Le coppie formate da persone che tu non vedresti mai insieme, indipendentemente dall’orientamento sessuale.

Una diversità giocata molto sulle caratteristiche delle due attrici…

Il film è stato scritto pensando a loro. Il mio intento non era quello di stravolgerle, ma, anzi, giocare e far riferimento a quelle che so essere le potenzialità comiche o malinconiche di queste due attrici così diverse.

Al Festival di Sanremo molti artisti si esibiscono con nastri arcobaleno a favore delle unioni civili. Quanto crede sia importante l’esposizione di personaggi pubblici per veicolare la necessità di una legge che tuteli i diritti di chi non ne ha?

Credo che tutto quello che viene fatto e reso popolare attraverso i social network, un Festival importante come quello di Sanremo o grazie ai film che facciamo possa servire, o almeno mi auguro, a far schiarire le idee.

Francesca Vecchioni
Francesca Vecchioni alla presentazione, a Milano, dell’edizione Home Video di Io e Lei

Io e lei è stato proiettato a Los Angeles e a Londra. Che tipo di risposta ha avuto dal pubblico straniero?

In entrambe le proiezioni il pubblico si è molto identificato e non parlo solo di quello omosessuale che può aver rivissuto parti delle loro esperienze, ma degli spettatori in generale. Credo che questo dica molto del film.

Sta già pensando a un nuovo film?

No, al momento sto accompagnando con molto amore Io e lei in giro per il mondo. Sono stata prima a Los Angeles e a Londra, a breve partirò per la Spagna e poi per Tokyo. Quando un film inizia a vivere di questa seconda vita per me è una grande soddisfazione e un piacere seguirlo.

 

 

Manuela Santacatterina

 

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(Foto di Sergio Lorizio)