JENNIFER LAWRENCE: I LATI POSITIVI DI UN’EROINA MODERNA

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In occasione dell’arrivo in sala di Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte II, ripercorriamo la straordinaria carriera dell’attrice ”della porta accanto” attraverso 3 dei suoi ruoli cult!

Hunger GamesLa ragazza della porta accanto, quella dal carattere sfumato, divertente, innocente, controcorrente, schietto. Quella che si perde in un sussulto e che fa finta di essere meno di ciò che, invece, è. Qualche critica, ma quando a 25 anni si sono già vinti due Golden Globe, un BAFTA e un Oscar, le critiche fanno parte del gioco, anzi, sono quasi le protagoniste. E lei, dal canto suo, ha sempre affrontato questo gioco con tutta la determinazione, la passione e, perché no, il distacco della tipica ragazza della porta accanto. E, se la vita è fatta di momenti spartiacque, quella di Jennifer Lawrence, tra uno scivolone e l’altro sui suoi gremiti red carpet, ha un momento assai significativo: qualche anno dopo aver lasciato il Kentucky, fa un provino per una parte, diciamo così, divenuta generazionale, ovvero quella di Belle in Twilight. Sappiamo tutti, poi, a chi sia andato il ruolo ma, nonostante questo, Jennifer, un anno dopo – senza mai un rimpianto per non aver superato quel provino – vince il Premio Mastroianni a Venezia per The Burning Plain. Da lì, i flash dei fotografi sono tutti per lei, le produzioni sgomitano per una sua firma, l’Academy la esalta e, soprattutto, le teenagers urlanti vogliono essere lei.

Hunger GamesPerché Lawrence è divenuta anche il simbolo di una certa femminilità sul grande schermo: coraggiosa, sprezzante, nobile. Un’eroina a tutti gli effetti. Questo, ovviamente, grazie alla sua Katniss della saga di Hunger Games, iniziata nel 2012 e, dopo record su record al botteghino (il primo film, diretto da Gary Ross, ha incassato nel mondo quasi 700miliardi di dollari), giunta al capitolo finale con l’uscita di Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte II. La pellicola, ancora diretta da Francis Lawrence, si riaggancia direttamente agli eventi della Parte I. Katniss, affiancata dai suoi leali compagni in una Panem in stato di caos, deve affrontare in una fatidica battaglia finale il presidente Snow. Il film uscirà per la prima volta in sala anche nel formato 3D e schiererà, come di consuetudine, un cast d’eccezione: Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Julianne Moore, Stanley Tucci e Donald Sutherland nei panni del tirannico Coriolanus Snow.

Dunque, in occasione dell’uscita dell’ultimo capitolo della saga futuristica-distopica tratta dai libri di Suzanne Collins, riassumiamo la carriera di Jennifer Lawrence attraverso i suoi tre ruoli cult!


1 – IL LATO POSITIVO 

di David O. Russell (2012)

Il lato positivoChiamarlo trionfo potrebbe essere limitativo, dato che il Silver Lining Playbook diretto da David O. Russell – basato sul romanzo di Matthew Quick – ha rappresentato per il melodramma statunitense un punto focale nel genere, oltre che essere un valido esempio di cinema estremamente contemporaneo. Un grande cast (Lawrence certamente, premiata con un Oscar, per la sua strabiliante Tiffany, divenuto leggendario, merito anche di uno scivolone sulle scale del Cinese Theatre di Hollywood, ma troviamo anche Bradley Cooper, Robert De Niro e Jacki Weaver), una grande colonna sonora e una grande sceneggiatura, che insegue i dettagli, le parole e la tanto sospirata positività.

2 – HUNGER GAMES
di Gary Ross (2012)

hunger gamesPer Jennifer Lawrence il 2012 è stato l’anno perfetto. Perché qualche mese prima di uscire con Il Lato Positivo, l’attrice premio Oscar ha indossato i panni di Katniss Everdeen nel capitolo di partenza della saga di Hunger Games. Jennifer Lawrence nel franchise si è subito trovata a proprio agio, mescolando bellezza, bravura, genuinità e pure una buona dose di coraggio, visto che c’era il rischio (e non sarebbe stato un caso isolato) di rimanere invischiata nella parte. Invece ”l’attrice della porta accanto” ha sempre lavorato anche parallelamente al mastodontico e longevo set del blockbuster futuristico (dal franchise degli X-Men ad American Hustle, altra Nomination all’Oscar, e l’atteso Joy, entrambi di O. Russell). Cosa tutt’altro che scontata, che sottolinea la sua grande professionalità e spiega perché, nel 2015, sia stata l’attrice che ha guadagnato di più. Secondo Forbes, chiaro.

3 – UN GELIDO INVERNO
di Debra Granik (2010)

Gelido InvernoPraticamente, l’opposto di Il Lato Positivo. Il film di Debra Granik – vero e proprio caso cinematografico del 2010, mietendo successi al Sundance, al Torino Film Festival, più quattro candidature all’Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Attrice – è un dramma intenso e profondo, dove Jennifer Lawrence, allora giovanissima (solo vent’anni!), sfodera una performance incredibile, interpretando Ree Dolly, una ragazza di diciassette anni che si ritrova, nei freddi altopiani del Missouri, a tenere disperatamente unita la famiglia, in quanto la madre è vittima di una forte depressione e il padre, accusato di spaccio, sparisce nel nulla, non prima di aver ipotecato la loro fattoria.

Damiano Panattoni