”NARCOS”: LA STORIA DI PABLO ESCOBAR TARGATA NETFLIX

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Netflix ha rilasciato i dieci episodi della prima stagione di Narcos, crime drama diretto da Jose Padilha e incentrato sull’ascesa e la caduta del Re della Cocaina, Pablo Escobar.

Narcos«Plata o plomo », ammonisce un tronfio Pablo Escobar ad un agente che ha appena scoperto un considerevole carico di contrabbando trasportato dai suoi affiliati. Soldi o piombo. Una scelta limitata eppure estremamente vasta quella che il futuro signore della droga dava a chi si metteva sul suo cammino. E su questa scelta Pablo Escobar ha fondato tutta la sua vita da criminale, versione distorta di un Robin Hood che accumulava ricchezze dalle quali elargiva briciole da dare ai poveri del suo quartiere che gli permettevano di conquistare il loro favore e rendersi mito in vita.

Prodotta da Netflix, la piattaforma di streaming in abbonamento che arriverà in Italia da ottobre, la serie, già ad una prima occhiata, risulta all’altezza degli altri grandi titoli che hanno traghettato la società statunitense verso un successo universale. Dopo le machiavelliche strategie politiche di Frank Underwood in House of Cards, le irresistibili detenute del penitenziario federale Lietchfield di Orange is the new black o, ancora, le tragiche relazioni familiari di Bloodline, Narcos mantiene altro il profilo narrativo ed interpretativo al quale siamo stati abituati in questi ultimi anni.

NarcosCreata da Chris Brancato, Eric Newman e Carlo Bernard, la serie, diretta dal brasiliano José Padilha (RoboCop), si dipana in dieci episodi che raccontano, deformando a tratti il reale andamento dei fatti, l’ascesa, il trionfo e la caduta del re del Cartello di Medellín, la più grande organizzazione di narcotrafficanti operante tra gli anni ’70 e ’80. A far rivivere sul piccolo schermo le gesta criminali di Escobar troviamo l’incredibile Wagner Moura, l’attore brasiliano recentemente apparso in Trash di Stephen Daldry che si aggiunge alla già lunga lista di attori che hanno interpretato il criminale colombiano, da Benicio del Toro in Escobar: Paradise Lost a Cliff Curtis in Blow. La storia del narcotrafficante è raccontata, tramite la voce fuoricampo, dall’agente della Dea, Steve Murphy (Boyd Holbrook), antagonista di Escobar e narratore privilegiato visto il suo ruolo di primo piano nella storia.

NarcosLa serie si differenzia anche per lo stile visivo e registico adottato da Padilha. La storia raccontata in Narcos non è solo la storia di Pablo Escobar ma della Colombia e dell’America dell’epoca. Il continuo confrontarsi con la politica e la società del finire degli anni ’80 è dato, non solo da riferimenti sceneggiativi, ma anche da un massiccio uso di immagini del tempo, dai messaggi contro l’uso della droga rivolti ai giovani americani da Ronald e Nancy Reagan fino ad immagini tratte dai notiziari che si inseriscono con naturalezza negli episodi grazie ad un uso raffinato del montaggio.

Tra laboratori chimici costruiti nel cuore delle foreste colombiane, alleanze, lotte tra cartelli, sangue, montagne di cocaina e milioni di dollari in ballo, Narcos, mostra il cambiamento inarrestabile e tragico di due Paesi, Colombia e Stati Uniti, trasfigurati da una guerra fatta di contrabbando, morti e confische, accompagnato dalle note languide della sigla, quella Tuyo di Rodrigo Amarante, capace di catturare lo spirito stesso della serie, tra il drammatico e l’ineluttabile.

Manuela Santacatterina