“PETE’S DRAGON”: TORNA ELLIOTT IL DRAGO INVISIBILE

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Chi era bimbo o adolescente negli anni ’70 certo non può che ricordarsi le avventure di Elliott, il draghetto combina guai, capace di diventare invisibile e di creare non pochi problemi al piccolo Peter, bambino orfano che vive sfruttato dai genitori adottivi, e che trova nella creatura il suo vero unico amico.

Il titolo originale del 1977 era Pete’s Dragon (in italiano Elliott il drago invisibile), diretto da Don Chaffey e prima pellicola della Disney ad essere stata registrata col sistema audio Dolby Stereo. Il film, che mescolava animazione e attori in carne ed ossa, è uscito in tre diverse edizioni home video in Italia, in VHS nel 1992 e nel 1997 e in DVD nel 2003, ed ora quella stessa storia verrà riproposta dal 10 agosto nelle sale italiane e dal 12 agosto in quelle statunitensi nel remake di David Lowery (il regista di Senza santi in paradiso, con Casey Affleck e Rooney Mara, film presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel 2013).

Un remake che, pur essendo una rivisitazione in chiave moderna, attinge molto ai film pietre miliari della Disney, ripescando in quella tradizione dei cartoni animati che tutt’oggi tiene viva l’immaginazione dei più piccoli. Il drago Elliott è interamente animato in CGI (nel primo film era frutto della tecnica di animazione a mano) e la pellicola è stata girata in live-action con un cast di tutto rispetto: Bryce Dallas Howard (è Grace, una ranger della foresta), Robert Redford (suo padre), Oakes Fegley (il piccolo Pete), Wes Bentley, Karl Urban, Oona Laurence, Craig Hall, Isiah Whitlock Jr. e Marcus Henderson.

Il Drago Invisibile prosegue la scelta della Disney di rilanciare nostalgicamente i classici in una chiave più moderna, utilizzando le tecniche cinematografiche più all’avanguardia. Se con il remake di Cenerentola avevamo assistito ad un radicale cambiamento dei canoni estetici della cinematografia Disney e con il recente e pregevole Libro della Giungla avevamo iniziato ad intravedere la potenza visiva dei nuovi mezzi, non ci resta che aspettare agosto per immergerci nuovamente in una storia che molti di noi ricorderanno con piacere.