STANLIO E OLLIO INEDITI ALLE GIORNATE DEL CINEMA MUTO

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DI MASSIMO LASTRUCCI

A 88 anni dall’uscita (il 31 dicembre 1927) un nuovo debutto per La battaglia del secolo, il secondo film “ufficiale” della coppia Laurel e Hardy, presentato domani alle 20.30 alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone. Sino ad oggi si conosceva solo il secondo rullo, quello dell’esplosivo combattimento a colpi di torte in faccia. Ora, grazie a Jon Mirsalis possiamo sapere cosa è successo prima

Stanlio e OllioCosa rende un festival davvero necessario? Personalmente penso che uno dei criteri sia il grado di persistenza nella memoria di quelli che lo seguono. Ed è per questo che Le giornate del Cinema Muto di Pordenone (dal 3 al 10 ottobre) sono necessarie. Perché ogni anno (o quasi) recuperano e propongono qualche cosa che puoi vedere e goderne lì e solo lì. La stagione scorsa ad esempio si trattava addirittura di un Orson Welles ritrovato, il mediometraggio Too Much Johnson (1938). Praticamente il top dei desideri di un cinefilo. Ebbene quest’anno si sono – se possibile – superati. Tralasciando (con nostra vergogna) di parlare delle altre proposte in cartello – tra cui una versione monstre de I miserabili (1925-1926, ben 397 minuti di durata, regia di Henri Fescourt), i film muti di Victor Fleming (quello di Via col vento per intenderci), della sezione Le origini del western, con i suoi tanti rari corti e mediometraggi degli anni d’oro – puntiamo il binocolo sulla sera del 9 ottobre, ore 20.30, perché verrà proposto quello che il Gran Mogol dei critici, ovvero Leonard Maltin, ha definito «il Santo Graal degli amanti del cinema ». Stiamo parlando di La battaglia del secolo (The Battle of the Century, 1927), il secondo film “ufficiale” della coppia Laurel e Hardy.

Stanlio e OllioSino ad oggi si conosceva solo il secondo rullo, quello dell’esplosivo combattimento a colpi di torte in faccia. Come dichiarò Laurel: «Immaginai un’Apocalisse di torte. Tante come non ce ne sarebbero state più nella storia del cinema » (si dice che ne furono realizzate più di 3000 e per trovare un paragone bisogna arrivare a quella de La grande corsa di Blake Edwards con Jack Lemmon e Tony Curtis). Ma cosa avesse scatenato questo bombardamento di creme, pan di spagna e panne montate, era universalmente ignorato. Questo almeno sino all’anno scorso, quando l’appassionato di cinema muto Jon Mirsalis, di professione tossicologo, annunciò di aver trovato il tassello mancate – leggi: La pizza perduta – tra dei materiali acquistati della collezione di Robert Youngson. Immaginatevi l’entusiasmo degli studiosi e dei fan (che non sono tutti dei tremolanti ottuagenari regrediti alla loro infanzia).

Stanlio e OllioOra, a 88 anni dall’uscita (il 31 dicembre 1927), i 20 minuti della comica possono essere visti nella versione intera e restaurata. Praticamente un nuovo debutto. Mi accorgo di aver lasciato una domanda in sospeso. Cos’era successo prima? Beh… cominciamo col dire che Stanlio qui è un pugile, anzi “lo straccio umano” per la sua incredibile capacità di prenderle di brutto a ogni match. Ollio è il suo manager. All’ennesimo incontro perso per k.o., Ollio assicura Stanlio con una polizza anti-infortuni e quindi cerca subito dopo di provocare un incidente per incassare la cifra stipulata. In uno di questi tentativi andati regolarmente a vuoto, una buccia di banana, su cui sarebbe dovuto scivolare fracassandosi “lo straccio umano”, finisce sulla faccia di un pasticciere. Da qui, inizia la clamorosa guerra. Curiosità: tra le comparse che assistono all’incontro di boxe, spicca un volto che conosceremo meglio qualche anno più in là, quello di Lou Costello, il futuro Pinotto della fortunatissima coppia Gianni e Pinotto. Quindi tornando a monte: quando un Festival presenta tra le sue anteprime nientemeno che un film con Laurel & Hardy, bisogna solo inchinarsi e ringraziare le Giornate del Cinema Muto, per una di quelle proposte che danno la febbre e commuovono contemporaneamente. Che edizione memorabile, questa del 2015!