“THE GOOD WIFE” BATTE LA CNN

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La settima stagione di The Good Wife ha debuttato negli Usa il 4 ottobre. La serie, creata da Robert e Michelle King, racconta i temi complessi della grande attualità americana con uno sguardo profondo e mai banale

The Good WifeSe volete comprendere l’attualità americana, non sintonizzatevi sulla CNN ma guardate The Good Wife, trasmessa da CBS ed in onda in Italia su Rai 2. La serie, creata da Robert e Michelle King, ha debuttato negli Usa con la settima stagione lo scorso 4 ottobre. Lo show, tecnicamente, è un “procedural” ma questa è un’etichetta superficiale: qui non abbiamo situazioni in stile Perry Mason, in cui buoni e cattivi lottano di fronte ad un giudice fino al trionfo della verità. La serie, con protagonista Julianna Margulies ovvero la mitica infermiera Carol Hathaway di E.R, offre invece un punto di vista più complesso e meno rassicurante: la verità giudiziale non corrisponde alla realtà dei fatti accaduti. In tribunale quindi vince chi fa valere le proprie ragioni in punta di diritto. Questo radicale cambiamento della prospettiva permette agli sceneggiatori di raccontare la contemporaneità in modo estremamente realistico.

The Good WifeLa storia inizia quando Alicia, “la brava moglie”, rimane al fianco del marito Peter Florrick (Chris Noth, l’ex Mr Big di Sex and The City) dopo che l’uomo, procuratore di Stato, viene coinvolto in uno scandalo sessuale ed è anche accusato di corruzione. La figura di Florrick quindi ricalca, almeno in parte, quella dell’ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. Una volta che l’uomo finisce in carcere, la protagonista provvede ai bisogni della famiglia riprendendo la sua carriera da avvocato. I casi di Alicia riguardano sempre i grandi temi d’attualità come: la guerra con i droni, le gravidanze surrogate, gli stupri nei campus universitari, il fondamentalismo religioso, la pena di morte, i diritti LGBT, l’influenza dei motori di ricerca sul mercato, la diffusione dei Bitcoin, il facile accesso alle armi ma anche i traffici illegali nel deep Web.

the good wifeLa forza di The Good Wife sta proprio nella capacità di raccontare la realtà senza ergersi a giudice, ma esponendo tutti i possibili punti di vista sugli argomenti trattati, arrivando anche talvolta ad anticipare la realtà. Durante la scorsa stagione, ad esempio, l’episodio Il dibattito (The Debate) ha esordito con queste parole: «Questa puntata è stata scritta e girata prima della decisione del Gran Jury sui fatti di Ferguson ». In sostanza lo show è partito da un fatto di cronaca, l’uccisione di Michael Brown nell’agosto 2014, per raccontarne la vicenda ma ha previsto anche gli eventi successivi: poco prima della messa in onda de Il dibattito infatti, il Gran Jury ha dichiarato il poliziotto Darren Wilson non colpevole per la morte del giovane afroamericano. Esattamente come era stato scritto nella sceneggiatura di The Debate. Niente male per una serie che mette in scena la vita di una brava moglie.

Laura Molinari