800 Eroi, Il kolossal che ha sbancato il 2020

Nelle sale italiane arriva il blockbuster cinese da 80 milioni di dollari sulla guerra in Manciuria finito al terzo posto del box office mondiale dello scorso anno, con una coda di polemiche

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l più significativo effetto della pandemia sugli incassi cinematografici mondiali del 2021, è stata finora la conquista dei primi due posti della vetta della top ten da parte di due blockbuster cinesi, con i $ 822.028.209 totalizzati da Hi, Mom di Jia Ling, seguito a ruota dai $ 686.257.563 di Detective Chinatown 3 di Chen Sicheng. Chi si è stupito di simili risultati doveva però essersi distratto nel 2020, quando in testa alle classifiche mondiali non era arrivato il capolavoro Tenet di Christopher Nolan, fermato al quinto posto con $ 363.656.624, ma altri due blockbuster orientali: The Eight Hundred del cinese Hu Guan, con $ 461.341.525, seguito dal cartoon Demon Slayer: Mugen Train del giapponese Haruo Sotozaki che, con i suoi $ 428.434.443, ha superato il record storico d’incassi di La città incantata di Hayao Miyazaki, che da diciannove anni deteneva la vetta della classifica del box office nipponico. Oggi The Eight Hundred (titolo originale Ba Bai), arriva anche nelle nostre sale e potremo così verificare se il fascino di questa epica narrazione bellica può colpire anche l’immaginazione degli spettatori italiani.

Non che la vita di Ba Bai sia stata sempre facile: prodotto dagli Huayi Brothers con un budget di 80 milioni di dollari il film è la prima produzione cinese girata interamente in IMAX (per capirci come Dunkirk di Nolan), ma inizialmente era stato bloccato dalla censura cinese, tanto che la sua uscita è slittata di oltre un anno per «misteriose ragioni politiche». Non che Hu Guan nel frattempo si sia perso d’animo, visto che, nell’attesa che il film potesse arrivare nelle sale, ha girato un altro film bellico (Jin Gang Chuan, ambientato nel 1953 durante la guerra di Corea) e una serie tv (The Tomb of Ghost – Blows Out the Light, basata sulla serie di romanzi fantasy scritti da Zhang Muye, con protagonisti dei saccheggiatori di tombe).

Ma di cosa parla Ba Bai? Ambientato alla fine del 1937, durante la Battaglia di Songhu, racconta le gesta del 52° Reggimento dell’88a Divisione dell’Esercito Rivoluzionario KMT, che rimase nel deposito Sihang di Shanghai, separato dalla concessione da un fiume. Questi 452 uomini hanno combattuto per 4 giorni e 4 notti senza alcun supporto esterno, soldati che hanno dunque vissuto e combattuto qualcosa di simile all’esperienza dei 300 delle Termopili. Il loro comandante Xie Jinyuan, infatti, non volendo rivelare la sua vera forza ai giapponesi, comunicò all’esterno di avere 800 soldati, da cui il titolo del film. Il cast vanta una varietà internazionale di in- terpreti: Yi Zhang, Chen Yao, Haoming Yu, Augusta Xu-Holland, Brono Bajtala, Terry Cormier, Diego Dati, Chun Du, Eric Heise, Wu Jiang, Daniel Krauser, Stuart D. Latham, Drago Lazetich, Samuel D.T. Mackey e Vin- cent Matile e le riprese in IMAX (a differenza di Dunkirk, che mostrava la follia della guerra) esaltano l’epica del combattimento e l’eroismo di soldati indomiti e pronti a sacrificarsi. Viene allora da domandarsi cosa mai avesse turbato gli occhiuti censori cinesi tanto da far loro bloccare il film per un anno.