Addio a Sacheen Littlefeather, l’attivista nativa americana che rifiutò l’Oscar per Marlon Brando

La donna aveva da poco ricevuto le scuse dell'Academy per gli insulti ricevuti oltre 50 anni fa

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È morta Sacheen Littlefeather, l’attrice e attivista nativa americana che nel 1973 salì sul palco degli Academy Awards per rivelare che Marlon Brando non avrebbe accettato l’Oscar per Il Padrino. Aveva 75 anni e dal 2018 combatteva contro un cancro al seno al quarto stadio.

Littlefeather è morta ieri a mezzogiorno, nella sua casa di Novato, nella California settentrionale, circondata dai suoi cari. La notizia è stata resa nota anche dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che proprio due settimane fa aveva ospitato una celebrazione in suo onore, dopo aver reso pubbliche le proprie scuse, a distanza di quasi 50 anni, per gli insulti razzisti che la donna aveva subito in seguito al suo discorso.

Il rifiuto dell’Oscar di Marlon Brando rimane una delle pagine più celebri della manifestazione. Brando aveva deciso di boicottare il premio per protestare contro la rappresentazione dei nativi americani sullo schermo e per rendere omaggio all’occupazione in corso a Wounded Knee, in cui 200 membri dell’American Indian Movement (AIM) si erano scontrati con migliaia di sceriffi americani e altri agenti federali nella città del South Dakota.

Quando Liv Ullmann e Roger Moore annunciarono l’Oscar a Marlon Brando come miglior attore per Il Padrino, a salire sul palco non andò l’interprete di Don Vito Corleone. Al suo posto salì la allora ventiseienne Sacheen Littlefeather, munita di foglio in mano e vestita con un tradizionale abito Apache.

Brando aveva scritto una lettera di 8 pagine, ma la minaccia di arresto piovuta nei confronti della Littlefeather fece sì che la protesta si condensasse in un discorso di 60 secondi, letta sul palco davanti alla stampa.

Qui di seguito il video con il discorso letto da Sacheen Littlefeather agli Oscar del 1973