In un momento caldissimo per le uscite al cinema e gli anniversari di grandi cult movie del passato (da Una poltrona per due a Gremlins e Ghostbusters), si rischierebbe di perdere di vista l’arrivo su Netflix di una serie molto interessante, per molti motivi, con Arnold Schwarzenegger protagonista. Non la Fubar che che lo mostra di nuovo nei panni di un agente segreto diviso tra intrighi internazionali e familiari, ma quella che in tre episodi raccoglie le confessioni dell’attore – dalle delusioni, anche professionali, al ricordo del padre “nazista” e “schizofrenico” – ed ex Governatore della California e che porta il suo stesso nome, Arnold.
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Dal 7 giugno, infatti, sono disponibili sulla piattaforma di streaming i minifilm intitolati L’atleta, L’attore, L’americano nei quali il racconto della delusione seguita al flop di Last Action Hero (“Non posso dirvi quanto fossi arrabbiato. Fa male. Ferisce i tuoi sentimenti. È imbarazzante”) e la lezione appresa (“La vita è una commedia. Devi saper accettare i fallimenti e i successi. Tutto qui”) non sono le confidenze più dolorose per Schwarzenegger.
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Che già in tempi recenti avevamo visto e sentito esternare le proprie opinioni sulla guerra tra Russia e Ucraina (anche rivolgendosi direttamente ai soldati sovietici), e che qui sentiamo accusare il padre Gustav di avere un “comportamento schizofrenico“, tale da mettere in competizione i figli “l’uno contro l’altro“. “Urlava alle tre del mattino e noi ci svegliavamo con il cuore che batteva forte perché sapevamo cosa significava. Avrebbe potuto colpire mia madre o impazzire, in qualsiasi momento“, ricorda, descrivendo quella del genitore come di una generazione “di uomini distrutti”, depressa dalla sconfitta, nella Seconda Guerra Mondiale e di una ideologia criminale.
Tornado sulle accuse di molestie arrivate poco prima dell’elezione a Governatore nel 2003, da parte di sei donne, dopo averle a lungo respinte, il popolare settantacinquenne Schwarzy oggi ammette di essersi “comportato male” sui set. “Ho fatto cose che non andavano bene che allora pensavo fossero divertenti, ma ora riconosco di aver offeso le persone – dice chiaramente, scusandosi. – Voglio dire loro che sono profondamente dispiaciuto per questo… Dimenticate le giustificazioni, era sbagliato”.
Sinossi:
Questa docu-serie in tre parti segue il percorso di Arnold Schwarzenegger dalla campagna austriaca ai più alti livelli del sogno americano. In una serie di interviste sincere Schwarzenegger, gli amici, i rivali, i co-protagonisti e gli osservatori discutono di vari argomenti, dalla sua esperienza come culturista ai trionfi a Hollywood, passando per il periodo come governatore della California e sottolineando le gioie e le difficoltà della sua vita familiare in una storia che rispecchia la sua esuberante personalità.