Bergamo Film Meeting, in arrivo la 42esima edizione

Dal 9 al 16 marzo, in programma nove giorni di proiezioni, omaggi e approfondimenti. Previsti 160 film fra lungometraggi, documentari e corti

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Bergamo Film Meeting

È una delle più importanti manifestazioni cinematografiche italiane ed europee, organizzata da una storica associazione che porta Bergamo in Europa e il cinema internazionale a Bergamo, «contribuendo così ad assicurare un cambiamento che  – ricorda lassessora alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalbertigià si respira, si percepisce nella crescita della sensibilità verso il cinema di qualità che in città è stata possibile soprattutto grazie al lavoro di tutti questi anni». Quarantadue per lesattezza. Il Bergamo Film Meeting (www.bergamofilmmeeting.it) torna infatti, dal 9 al 17 marzo, per una nuova edizione (la 42esima, appunto) e con un programma ricchissimo, articolato, capace, «come lo stesso festival di guardare avanti e allo stesso tempo indietro, al passato», sottolinea il suo presidente Davide Ferrario

Centosessanta i film previsti tra lungometraggi, documentari, corti, distribuiti in 2 sezioni competitive e nove giorni di approfondimenti, omaggi, primi visioni e restauri, incontri con professionisti ma anche con e per i più piccoli. Ledizione sarà anticipata venerdì 8 marzo dalla sonorizzazione dal vivo e in anteprima nazionale de L’angelo Sterminatore (1960) di Luis Buñuel, ad opera del leggendario chitarrista, compositore e produttore statunitense Gary Lucas.

Due le retrospettive in programma: la prima rende omaggio allattore, regista, sceneggiatore, scrittore e drammaturgo Sacha Guitry (1885-1957), personalità tra le più affascinanti e versatili del teatro e del cinema francese del Novecento. Nonostante questo è «poco conosciuto, e quindi sarà ancora più interessante scoprire i suoi gustosissimi film, caratterizzati da dialoghi frizzanti, mitragliati ma raffinati, pieni di doppi sensi», afferma Angelo Signorelli, storico direttore artistico della manifestazione che questanno ha lasciato il compito a Fiammetta Girola e Annamaria Materazzini. La seconda retrospettiva invece, diversamente da quanto annunciato (si era parlato di Otar Iosseliani) sarà su Éric Rohmer (19202010), regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico francese tra i protagonisti della stagione della Nouvelle Vague.

Come anticipato saranno quindi due le sezioni competitive. La Mostra Concorso, riservata ai nuovi autori, presenta 7 lungometraggi di fiction. Scelti fra i 400 iscritti, «sono – spiega Girola – inediti in Italia e, con originalità linguistica e narrativa, affrontano i temi della contemporaneità, fra i quali spicca quello delle migrazioni». I lungometraggi selezionati concorrono al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film sulla base delle preferenze espresse dal pubblico (al vincitore andrà un riconoscimento del valore di 5.000 euro). Inoltre la giuria internazionale assegnerà 2.000 euro quale Premio per la migliore regia. 

Visti da Vicino è invece la sezione rivolta al cinema documentario. Quattordici produzioni indipendenti, provenienti dal panorama internazionale, tutte inedite in Italia «proveranno a conquistare due premi – racconta Materazzini -: il Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo-Sezione Visti da Vicino, del valore di 2.000 euro, assegnato in base alle preferenze espresse dal pubblico, e il Premio della Giuria CGIL-La Sortie de l’Usine, del valore di 1.000 euro, conferito dai delegati sindacali di CGIL Bergamo al documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro».

Non mancherà poi il consueto focus sul nuovo cinema europeo contemporaneo «EUROPE, NOW!», con le personali di tre registi da scoprire, Frederikke Aspöck (Danimarca), Lukas Moodysson (Svezia) e Metod Pevec (Slovenia), arricchito da una selezione dei film di diploma delle scuole di cinema europee che aderiscono al Cilect realizzata in collaborazione con la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano e da Europe, Now! Film Industry Meetings (12-13 marzo), le due giornate per i professionisti di settore.

Spazio anche al cinema danimazione con un approfondimento sulla nuova generazione di animatori e registi portoghesi, fra i quali vi sono Laura Gonçalves, Alexandra Ramires, David Doutel e Vasco Sá, Marta Monteiro, João Gonzalez, di cui si presentano in anteprima mondiale le filmografie complete. Numerose, come sempre, le collaborazioni. Questanno in campo, fra gli altri, il Festival Cinanima di Espinho (Portogallo), Immaginare ORLANDO (Bergamo) e The Blank Contemporary Art, che porterà lartista e filmmaker greca Janis Rafa e il suo Kala Azar.

Tante le proiezioni (anche per i più piccoli grazie al Kino Club), gli approfondimenti, gli eventi speciali, dalla Fantamaratona allanteprima del nuovo restauro digitale in 4K di Radio On di Chris Petit a partire dai negativi originali Ilford Black & White 35 mm e 35mm Fine Grain conservati presso l’Archivio BFI. 

Il testimone passerà simbolicamente domenica 17 marzo al Bergamo Jazz Festival. Due gli appuntamenti imperdibili: la proiezione del film Sait-on Jamais(Un colpo da due miliardi, 1957) di Roger Vadim, con la colonna sonora composta dal pianista statunitense John Lewis ed eseguita insieme al Modern Jazz Quartet, anticipata dalla sonorizzazione dal vivo del film Ich möchte kein Mann sein (Non vorrei essere un uomo, 1918) di Ernst Lubitsch ad opera dal grande pianista e tastierista Massimo Colombo.