Nonostante un Leone d’argento, tre Golden Globe, quattro BAFTA e 10 nomination agli Oscar, The Brutalist pare non abbia fruttato l’ombra di un quattrino a Brady Corbet. È lo stesso regista e sceneggiatore a parlarne ai microfoni del podcast WTF di Marc Maron, al quale ha rivelato che lui e la moglie Mona Fastvold (sua partner creativa) non hanno guadagnato nulla dai loro ultimi due film, The Brutalist e Vox Lux.
«Sia io sia la mia partner abbiamo guadagnato zero dollari con gli ultimi due film che abbiamo fatto. Sì, proprio zero. Abbiamo dovuto vivere grazie ad uno stipendio di tre anni fa. Potete immaginare come i tempi durante una campagna di premiazione con viaggi ogni due o tre giorni non siano ideali». Per questa ragione Corbet ha accettato di dirigere tre pubblicità in Portogallo, un lavoro che gli ha fruttato il primo stipendio dopo tanto tempo: «È la prima volta che faccio soldi da anni. C’è stata questa opportunità che mi è capitata tra le mani e l’ho colta al volo».
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Corbet continua affermando di non essere l’unico regista candidato all’Oscar ad essere “al verde”. «Ho parlato con molti registi che hanno film candidati quest’anno e che non riescono a pagare l’affitto» ha detto. Sebbene non abbia fatto nomi, ha cercato di spiegare come un regista possa ritrovarsi in questa situazione. «Non vieni pagato per promuovere un film. Se pensi che alcuni di questi titoli hanno debuttato a Cannes, è successo quasi un anno fa. Il nostro film è uscito a settembre, quindi faccio questo da sei mesi e non ho avuto entrate perché non ho tempo per lavorare. Sei impegnato sette giorni su sette. Si va dalla stampa giapponese a quella svizzera, il tutto nello stesso momento. Non ho avuto un giorno libero dalle vacanze di Natale».
Corbet, 36 anni, si è costruito una reputazione di regista indipendente che lavora al di fuori del sistema tradizionale degli studios. Il suo ultimo film, The Brutalist, ha cominciato il suo percorso dalla Mostra del Cinema di Venezia 2024 dove si è aggiudicato il Leone d’argento per la Miglior Regia e da lì non si è più fermato. Il 2 marzo si contenderà ben 10 Oscar, tra cui miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior film.
Resta difficile comprendere come sia possibile che i diritti cinematografici di The Brutalist (distribuito negli States da A24, in Ungheria da UIP-DunaFilm e nel resto del mondo da Focus Features tramite Universal con un profitto di 30 milioni) non riescano a generare profitti per Corbet e sua moglie. In ogni caso, le sue azioni sono notevolmente aumentate grazie al successo e il suo prossimo progetto, qualunque esso sia, molto probabilmente lo porterà a firmare un contratto importante.