Cary Fukunaga racconta il suo finale alternativo di No Time to Die

Il regista dell'ultimo Bond aveva in mente un'altra fine per Daniel Craig

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Cary Fukunaga No time to Die

Come noto, nell’arco di cinque film quello di Daniel Craig è diventato uno degli Agenti 007 più amati, una figura chiave nella lunga storia del personaggio e del franchise, che avrebbe potuto avere una conclusione completamente diversa. E traumatica. E’ lo stesso Cary Fukunaga a raccontare quale sarebbe stato il finale alternativo cui aveva pensato per No Time to Die, e che aveva proposto alla produttrice Barbara Broccoli.

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Sapendo che sarebbe stata l’ultima volta per l’attore britannico, il regista si era inizialmente sbizzarrito nell’ipotizzare l’uscita di scena del suo James Bond, arrivando a proporre di “farlo esplodere in un razzo”. L’idea era comunque di farlo sacrificare per la salvezza del Pianeta, ma – necessariamente – in modo non banale!

“Sembrava che una morte inflitta con armi convenzionali non fosse appropriata – ha raccontato Fukunaga a Variety. – Dopo esser stato in grado di sfuggire a ben di peggio, per Bond doveva essere qualcosa di più di un semplice proiettile con sopra il suo nome, da sempre. Sebbene realistico, doveva essere qualcosa di incredibile, come la situazione”.

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Lo stesso Craig aveva raccontato del suo scambio con la Broccoli in occasione di Casino Royale: “Dissi a Barbara [Broccoli], ‘Quanti film devo fare?’. ‘Quattro’, disse. ‘Oh, ok. Posso ucciderlo nell’ultimo?’, le chiesi, al ché lei rispose senza esitare solo ‘Sì’.