Cattiverie a domicilio arriva nelle sale italiane dal 18 aprile con Bim Distribuzione e Lucky Red dopo l’anteprima al Festival di Toronto dello scorso settembre.
IL FATTO
1922. Un paesino della costa meridionale dell’Inghilterra è sconvolto dalla faida tra la devota inglese Edith Swan e la chiassosa irlandese Rose Gooding. La prima accusa la seconda di spedirle lettere anonime colme di irripetibili insulti. Rose finisce addirittura in carcere, ma a un certo punto tutto il paese inizia a ricevere le volgari missive? Chi sarà il misterioso scrivano dalla penna appuntita?
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L’OPINIONE
Cattiverie a domicilio è tratto da una storia realmente accaduta, e basterebbe questo a rendere interessante il nuovo film di Thea Sharrock, regista londinese che ha al suo attivo la commedia romantica Io prima di te, con protagonisti la star di Game of Thrones Emilia Clarke e Sam Claflin, e la produzione Disney+ per famiglie L’unico e insuperabile Ivan. Regista quindi che sa gestire i generi, ben miscelati in questa sceneggiatura firmata dall’attore Jonny Sweet. E il fatto che sia stato un qualcuno abituato a stare davanti alla macchina da presa ha certamente fatto sì che siano le interpretazioni a rendere ben più che piacevole questa commedia che, scavando nel passato, mette alla berlina anche il Regno Unito contemporaneo.
Lo scontro tra Edith e Rose, la prima suddita del Re che vorrebbe tanto essere più simile alla quasi libertina irlandese è una istantanea del rapporto di amore-odio che da sempre divide le due isole, negli ultimi anni reso ancora più complicato dalla Brexit. Olivia Colman e Jessie Buckley interpretano magnificamente queste due nemiche-amiche, con la prima in particolare protagonista dell’ennesima splendida prova della sua carriera. È un film di donne, Cattiverie a domicilio, completato dalla brava Anjana Vasan, poliziotta indiana femminista che mette insieme una unità speciale tutta al femminile per risolvere il mistero. Una commedia in cui si ride, ma che fa anche riflettere sui danni che il patriarcato ha fatto e che continua a fare. Perché spesso la violenza domestica non lascia segni temporanei sul corpo, ma permanenti nella testa e nel cuore.
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Beast, uno dei primi ruoli di Jessie Buckley, per conoscere meglio questa magnifica interprete.