Ciak d’oro 2023, commento ai finalisti

Esclusi e vincenti, scopriamo com'è andato il primo turno di votazioni dei Ciak d'oro 2023.

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Si è concluso ieri con un afflusso di oltre 135 mila voti il primo turno di votazioni dei Ciak d’oro 2023, l’unico grande premio del cinema italiano assegnato dal pubblico. Migliaia sono state le interazioni e le condivisioni sui nostri canali social, specialmente Instagram, a dimostrazione del grande interesse dei lettori di Ciak nel premiare i film, gli attori, i registi, le locandine e le musiche che più hanno segnato questa stagione di cinema. 

In attesa delle finali (al via il 21 gennaio), vediamo nel dettaglio come sono andate le semifinali:

Miglior Film Drammatico

Con il 34,87% di preferenze è Mia di Ivano De Matteo il film drammatico più votato del primo turno. Saldamente in testa fin dal primo giorno, il dramma familiare con protagonisti Edoardo Leo, Milena Mancini e Greta Gasbarri ha avuto un eccezionale riscontro di pubblico con tante interazioni social. Distanti, ma in rimonta, Le otto montagne (14,71%) e L’ultima notte di Amore (12,89), rispettivamente al secondo e terzo posto in classifica. Quarto Antonio Albanese con il suo Cento domeniche (9,62%), davanti a Comandante (8,80%) e Il primo giorno della mia vita (5,52%).

Non ce l’hanno fatta Rapito (5,41%), La chimera (5,38%), Chiara (1,77%) e La quattordicesima domenica del tempo ordinario (1,03%).

Miglior commedia

La dramedy corale Grazie, ragazzi di Riccardo Milani si prende il primo posto con il 19,52%, ma attenzione perché Tre di Troppo (15,06%) e Mixed By Erry (14,67%) sono (e sono sempre stati) molto vicini. Ne vedremo delle belle in finale. Più distanti, ma comunque insidiosi, Il sol dell’avvenire (11,72%), Il grande giorno (10,69%) e Scordato (10,06%).

Esclusi dalla finale I peggiori giorni, Il migliore dei mondi, Mi fanno male i capelli e Il ritorno di Casanova.

Miglior regia

Con il suo Nuovo Olimpo Ferzan Ozpetek guida con il 23,85% di preferenze la classifica dei migliori registi, inseguito da Antonio Albanese (13,88%) e Alice Rohrwacher che con il 9,90% di voti si rifà dell’esclusione de La chimera dai migliori film. Passano anche Riccardo Milani (primo nelle commedie), Nanni Moretti e Marco Bellocchio.

Miglior attore

Michele Riondino vince il primo turno con il 26,99% di voti. Partito un po’ in sordina, l’interprete di Palazzina LAF ha guadagnato sempre più terreno su Edoardo Leo (18,47%), che comunque promette un’agguerrita gara in finale. Come agguerriti sono i fan di Christian De Sica (16,52%), bravissimi nel portarlo al terzo posto per la sua interpretazione in I limoni d’inverno. Valerio Mastandrea chiude quarto con 10,95% mentre più distanti e vicinissimi tra loro accedono in finale anche Alessandro Gassmann (6,99%) e Pierfrancesco Favino (6,75%).

Miglior Attrice

Una delle categoria più equilibrate del primo turno è stata quella delle migliori attrici, dove troviamo un interessante scontro a tre tra Anna Foglietta, prima con il 14,57%, Miriam Leone, seconda con 13,81% e Linda Caridi con 13,63%. Teresa Saponangelo chiude quarta (10,50%) sopra Margherita Buy (10,38%), mentre Valeria Solarino (9,84%) si aggiudica l’ultimo posto per la finale soffiandolo per una manciata di voti a Sara Serraiocco (9,28%).

Rivelazione dell’anno

La categoria più “young” è stata, come auspicabile, quella con il più alto numero di voti. Damiano Gavino di Nuovo Olimpo ha sbaragliato la concorrenza con il 33,09% di preferenze, ma l’inseguitore da tenere d’occhio è Domenico Cuomo (tra l’altro, collega di Gavino nella serie Un professore) in rimonta con il 16,83% per la sua interpretazione nell’horror Mimì – Principe delle tenebre di Brando De Sica. Molto bene anche il duo di Stranizza d’amuri, Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro (12,95%), così come Valentina Romani (9,85%), Romana Maggiora Vergano (9,18%) e Sara Ciocca (5,95%).

Miglior regista esordiente

Potrebbe fare doppietta Michele Riondino grazie al suo sorprendente esordio alla regia, Palazzina LAF, che lo sta premiando anche come miglior attore. Qui il distacco è ancora più netto: 43,42% contro il 12,26% del secondo, Giuseppe Fiorello. Tra i finalisti anche Pilar Fogliati (10,89%), Alessandro Marzullo (9,57%), Claudio Bisio (6,01%) e Micaela Ramazzotti (3,80%).

Miglior canzone originale

Non c’è gara nella categoria musica, la meno numerosa, dove Diodato predomina con il 70% dei voti. La sua “La mia terra” potrebbe dare il terzo Ciak d’oro a Palazzina LAF, vedremo. Nel frattempo, Levante si guadagna il secondo posto con “Leggera”, mentre Liberato chiude terzo (9,06%).

Miglior locandina

Quella di C’è ancora domani è la locandina più apprezzata con il 31,73% di voti. Al secondo posto Mimì – Principe delle tenebre (16,39%), terzo Io capitano (12,28%). Passano il turno anche Le otto montagne, Comandante e L’ultima volta che siamo stati bambini.