Comandante, Pierfrancesco Favino interpreterà Salvatore Todaro

Il film è diretto da Edoardo De Angelis e le riprese si stanno svolgendo a Taranto

0

Pierfrancesco Favino, che è stato appena nominato miglior attore per Nostalgia di Mario MartoneEuropean Film Awards interpreterà l’eroe di guerra Salvatore Todaro, capitano di corvetta, medaglia d’oro al valore militare, che il 16 ottobre del 1940 portò al sicuro, con il sommergibile italiano Cappellini, 26 naufraghi nemici della nave mercantile belga Kabalo, navigando in Atlantico, in emersione per quattro giorni e quattro notti sino alla base militare nelle isole Azzorre in Portogallo.

LEGGI ANCHE: Pierfrancesco Favino è tra i 5 finalisti per l’Oscar Europeo come Miglior attore

Il film è diretto da Edoardo De Angelis e scritto dallo stesso insieme a Sandro Veronesi. Dalla pellicola, scritta da Sandro Veronesi ed Edoardo De Angelis, è tratto un romanzo  che uscirà in libreria il 25 gennaio 2023 edito da Bompiani. 

Il regista ha commentato così la realizzazione del film:

«L’uomo alla guida di una trireme romana duemila anni fa è lo stesso che comanda un sommergibile nel 1940, in Atlantico, in piena guerra. Quell’uomo si chiama Salvatore ed è forte. Affonda il ferro delle navi nemiche senza paura e senza pietà. Ma il nemico inerme non è più nemico, è solo un altro uomo e allora lo salva. Perchè l’essere umano davvero forte è quello capace di tendere la mano al debole. Salvatore conosce le leggi eterne che governano il cielo e il mare e sa che sono superiori a qualunque altra legge.Salvatore è nato duemila anni fa: è un italiano.»

Le riprese hanno una durata di settimane e si svolgono a Taranto e a Roma: sul set è stato ricostruito in ogni dettaglio il sommergibile Cappellini del 1940, lungo 73 metri per 70 tonnellate di acciaio, ricreato a partire dai progetti trovati nell’Ufficio Storico della Marina Militare. La sua realizzazione, in collaborazione con Cinecittà, ha coinvolto più di 100 professionisti fra ingegneri, costruttori e artigiani.

SINOSSI

Durante la Seconda Guerra Mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina alla sua maniera: prua rinforzata in acciaio per improbabili speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e un equipaggio armato di pugnale per impossibili corpo a corpo.
Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano.
Scoppia una una breve ma violenta battaglia nella quale il Comandante Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo sarà costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.
Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, il Comandante Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.