Nato nel 1265, Dante Alighieri muore in esilio a Ravenna nel 1321, reso a noi immortale dalla sua incredibile Opera. Ma fino a oggi in pochi avevano saputo raccontarne la storia in maniera tanto fedele, umana e rispettosa, come sembra esser riuscito a fare Pupi Avati nel suo Dante. Che in attesa dell’uscita in sala del 29 settembre, scopriamo grazie ad alcune foto di scena di Sergio Castellitto & Co. e al backstage rivelatore che segue il trailer pubblicato a maggio.
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La scoperta della missione di Giovanni Boccaccio (interpretato proprio da Castellitto) è stata la scintilla che ha scatenato il regista, che al suo racconto si è affidato per ricostruire la vicenda e la vita stessa del sommo poeta e Padre della lingua italiana. Al quale ammette però di aver aggiunto “congetture e suggestioni che mi provengono da un ventennio di disparate letture, in una continua consultazione degli esimi dantisti citati”.
Come Giovanna Frosini ed Enrico Malato, ma soprattutto Giulio Ferroni, che descrive entusiasticamente il film, “in cui l’intreccio tra Dante e Boccaccio si svolge con un intensissimo ritmo emotivo, sostenuto da tutte quelle bellissime immagini di vita medievale, ricostruita nella sua evidenza e nella sua verità, nella sua durezza e nella sua purezza”.
“Nei miei tanti film ho raccontato quanto possa essere eccezionale, addirittura eroica, la normalità degli esseri umani – dice ancora Pupi Avati. – Ora invece ho cercato di dire che, per quanto sublime, il genio, condivide, come farebbe ognuno di noi, le angustie che ci riserva la vita. Poter narrare Dante Alighieri per la sua umanità, è stato quel dono che attendevo da vent’anni ”
E che ha potuto realizzare anche grazie a un cast italiano molto ricco, completato da Alessandro Sperduti (Dante giovane), Enrico Lo Verso (Donato degli Albanzani), Alessandro Haber (Abate di Vallombrosa), Gianni Cavina (Piero Giardina), Leopoldo Mastelloni (Papa Bonifacio VIII), Carlotta Gamba (Beatrice), Ludovica Pedetta (Piccarda Donati), Romano Reggiani (Guido Cavalcanti), Morena Gentile, Erica Blanc, Paolo Graziosi, Eliana Miglio, Valeria D’Obici, Milena Vukotic e Giulio Pizzirani (Dante adulto).
Sinossi:
Settembre 1350. Giovanni Boccaccio viene incaricato di portare dieci fiorini d’oro come risarcimento simbolico a Suor Beatrice, figlia di Dante Alighieri, monaca a Ravenna nel monastero di Santo Stefano degli Ulivi. Nel suo lungo viaggio Boccaccio oltre alla figlia incontrerà chi, negli ultimi anni dell’esilio ravennate, diede riparo e offrì accoglienza al sommo poeta e chi, al contrario, lo respinse e lo mise in fuga. Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte di quello che fu il tragitto di Dante, sostando negli stessi conventi, negli stessi borghi, negli stessi castelli, nello spalancarsi delle stesse biblioteche, nelle domande che pone e nelle risposte che ottiene, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana di Dante, fino a poterci narrare la sua intera storia.