Doc 3, Giacomo Giorgio: «Ho trovato una nuova famiglia». L’intervista con Pierpaolo Spollon

La terza stagione di Doc debutta su Rai 1. Giacomo Giorgio: "Ho trovato una nuova famiglia"

0
doc 3

Dall’11 gennaio Rai 1 riabbraccia Doc e tutto il reparto di Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano. La terza stagione della serie dei record di Lux Vide Rai Fiction torna dopo due anni con 16 nuovi episodi (due per ogni serata fino al 29 febbraio) diretti da Jan Maria Michelini, Nicola Abbatangelo e Matteo Oleotto.  Doc 3

LEGGI ANCHE: DOC. Nelle tue mani sbarca al cinema con i primi due episodi della 3ª stagione (trailer)

DOC 3, nuovi ingressi nel cast

Dopo i tragici eventi vissuti con il Covid sul finale della seconda stagione, i medici dell’ospedale, tornato sotto la guida dell’empatico “Doc” nonché primario Andrea Fanti (Luca Argentero), riprendono in mano le loro vite. Tra questi chi fa più fatica è Riccardo (Pierpaolo Spollon), devastato dalla morte di Alba ma sempre più desideroso di buttarsi nel lavoro. Lavoro che si troverà a condividere a stretto contatto con tre nuovi giovani specializzandi: Federico Lentini (Giacomo Giorgio), medico talentuoso e viveur impenitente, Lin Wang (Elisa Wong), timida e schiva, ma con una profonda passione per la medicina, e Martina Carelli (Laura Cravedi), l’astro nascente di Medicina Interna. Tra Riccardo e Federico capiamo subito non nascere un’immediata alchimia, principalmente per il carattere strafottente di quest’ultimo. Doc 3

«Federico è un personaggio quadridimensionale che mi ha fatto subito simpatia, non c’entra niente con quel luogo, ma andando avanti si rende conto che cosa significa veramente essere un medico» ha raccontato Giacomo Giorgio in conferenza stampa. «Io venivo da una grande famiglia [quella di Mare Fuori ndr] e grazie a lui sono entrato in un’altra grande famiglia che mi ha fatto sentire il benvenuto». Per Spollon, volto sempre più amato del piccolo schermo di Rai 1, «c’è un ingrediente magico nel calderone di Doc, una scelta di elementi particolare. La stessa musica è un fattore importante, è diventata iconica. La gente guardando la nostra serie proietta le proprie emozioni, succede con ogni personaggio. C’è un meccanismo ciclico».

Guarda qui la nostra intervista ai due attori