Drago, Dolph Lundgren risponde alle accuse di Stallone sullo spin-off

Il post dopo il durissimo sfogo di Sly su Instagram contro i Winkler

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Drago, Stallone e Lundgren

Non è passato molto tempo da quando li avevamo visti ricordare insieme il ‘loro’ Rocky 4 in occasione dell’anniversario dei 35 anni, oggi Sylvester Stallone e Dolph Lundgren sembrano esser tornati avversari – come sul ring – nel botta e risposta relativo al possibile spin-off intitolato Drago e incentrato sul roccioso pugile russo.

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La notizia data da TheWrap che il progetto avrebbe assoldato Robert Lawton (Becoming Rocky) come sceneggiatore ha scatenato la reazione del leggendario Sly su Instagram, molto critico nei confronti del produttore Irwin Winkler e dello stesso Lundgren per aver portato avanti il progetto “alle sue spalle”. Arrivando addirittura a definire come “patetico” il 94enne producer e “avvoltoi” e ‘vampiri‘ assetati di sangue lui e i suoi figli…

 

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Un attacco durissimo, al quale l’amico (o “ex”?) Dolph si è sentito obbligato a rispondere, essendo stato tirato in ballo e – probabilmente – sentitosi escluso dalla cerchia dei “real friends” cui fa riferimento Stallone. Giustificandosi per altro sostenendo di aver avuto l’impressione che Sly fosse stato coinvolto come produttore, se non come attore.

 

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Queste le sue parole:

Giusto per mettere le cose in chiaro riguardo a un possibile spin-off di Drago. Non c’è una sceneggiatura approvata, nessun accordo in atto, nessun regista e personalmente avevo l’impressione che il mio amico Sly Stallone fosse coinvolto come produttore o addirittura come attore. C’è stata una sfortunata fuga di notizie la scorsa settimana. In contatto con il signor Balboa – così che tutti i fan possono rilassarsi… Ecco fatto 👊

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In attesa di scoprire se l’incomprensione tra i due possa considerarsi rientrata e di rivederli nel prossimo Expend4bles, vale la pena ricordare che già nel 2019 Stallone aveva lamentato il non avere diritti sul franchise di Rocky. Oltre allo scarso senso degli affari dimostrato quando non aveva voluto “arruffare le piume dell’oca dalle uova d’oro“, all’epoca. Esprimendo per altro la speranza che quello che allora definiva un “old gentleman” potesse riconoscergli almeno quel che restava dei suoi diritti.