È morto Norman Jewison

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Norman Jewison

Norman Jewison, uno dei più importanti registi del cinema statunitense dagli anni Sessanta in poi, è morto a 97 anni.

Jewison ha legato il suo nome a una lunga serie di film che sono entrati nella storia del cinema. Dopo una lunga gavetta televisiva, dirigendo film per il piccolo schermo di buona fattura, è approdato a Hollywood con il suo primo lungometraggio nel 1962, la commedia romantica 20 chili di guai…una tonnellata di gioia, con Tony Curtis e Suzanne Pleshette.

Era una delle caratteristiche di Jewison quella di sapere gestire molto bene i generi, che spesso fondeva nello stesso film con risultati eccellenti. Dopo altre tre commedie, di cui due con Doris Day, arriva Cincinnati Kid, con protagonista Steve McQueen, ancora oggi uno dei migliori film sul poker mai girati (e con un montaggio eccezionale).

Da qui in poi Jewison infila una serie di film che sono rimasti nella storia del cinema

Arrivano i russi, arrivano i russi, La calda notte dell’ispettore Tibbs (Oscar per il miglior film e ad Hal Hashby per il montaggio), Il caso Thomas Crown (ancora con McQueen e la Dunaway, praticamente il film che ha creato il genere romantic heist), Jesus Christ Superstar e Rollerball. Così, per dire.

Regista solidissimo, è riuscito anche ad adattarsi ai tempi e ai gusti del pubblico, scoprendo talenti e navigando tra i generi, dal dramma di Agnese di Dio alla commedia di Stregati dalla luna. Una delle sue maggiori qualità era l’incredibile capacità di tirare fuori il meglio dagli attori, che non a caso con lui hanno collezionato statuette e candidature, da Nicolas Cage a Cher (Oscar per Stregata dalla luna), Meg Tilly, Alan Arkin e molti altri.

Con Norman Jewison se ne va uno degli ultimi pezzi di un periodo unico del cinema a stelle e strisce. Basterebbe uno solo dei film qui citati per dare un senso all’intera carriera di un regista. Jewison li ha fatti tutti. Vale più di mille parole.