CIAK BIZARRO! THE ZERO THEOREM

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The Zero Theorem, il film di Terry Gilliam realizzato nel 2013 esce, grazie a Minerva Pictures, anche nelle nostre sale cinematografiche (dal 7 luglio) e molte sono le analogie con il suo cult-movie più ammirato, BrazilGilliam ha dichiarato: «Quando ho girato Brazil nel 1984, volevo dipingere l’immagine del mondo in cui pensavo stessimo vivendo allora. The Zero Theorem è uno sguardo sul mondo in cui penso di vivere ora (…) Si può essere soli nel nostro mondo sempre più connesso e ristretto? Questo mondo è sotto controllo o è semplicemente caotico?»

Presentato con la frase di lancio “Tutto è vanità”,  girato completamente in Romania con scenografie “orwelliane” , il film verte su una misteriosa telefonata che dovrebbe cambiare il senso della vita al protagonista (Christoph Waltz), un egocentrico hacker, che vive in una chiesa sconsacrata e lavora per una corporazione. Da questa premessa, si sviluppa un intrigo fondato sugli inganni che la realtà presenta, opponendosi essa stessa a una dimensione virtuale…

L’unico americano del gruppo dei Monty Python ancora una volta firma una regia caratterizzata dalla sua eccentrica visionarietà (i costumi “camp” creati da Carlo Poggioli faranno godere molto gli amanti del “bizarro”), al servizio di un’allegoria che ci rivela, come osservati attraverso una lente deformante, gli effetti della “plastificazione” e della solitudine dei corpi e dei sentimenti nella nostra epoca.
Nel composit di immagini che vi mostriamo, appaiono fotogrammi da alcuni titoli firmati da Gilliam, che ne evidenziano il gusto per la surrealtà e per le situazioni “borderline”.

L’ultima parola al regista: «Viviamo in un mondo così legato ai numeri e ai calcoli che è quasi difficile vivere la propria fantasia. È più semplice dedicarsi ai numeri e parlare di essi. Noi abbiamo bisogno di entrambi i fattori, di vivere la nostra immaginazione. Io lo faccio attraverso il cinema, mentre altri impazziscono. Mi piace pensare di fare dei film che spingano le persone a esplorare la propria immaginazione e – alle volte – credo di dare conforto a chi crede di essere l’unico pazzo al mondo e che – dopo avere visto i miei film – sa che ce ne è almeno un altro».

The Zero Theorem