“Divergent” è su Infinity: l’intervista a Shailene Woodley

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È stata una delle saghe young adult più amate degli ultimi anni: The Divergent Series, tratta dalla trilogia letteraria di Veronica Roth, è un vero inno alla libertà di scegliere il proprio futuro. Il primo film, Divergent del 2014 (seguito poi da Insurgent, Allegiant) è disponibile online su Infinity e ha fatto nascere una nuova eroina adolescente, Shailene Woodley, nei panni di Tris, ribelle alle regole della società in cui vive, quella di un distopico futuro rigidamente diviso in fazioni. Nel cast anche Theo James e Kate Winslet. Nel frattempo, Shailene è diventata anche una star della serie tv Big Little Lies, ma la saga di Divergent resta la svolta più importante della sua carriera: ce lo racconta in questa intervista esclusiva!

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RIBELLE, ANCHE NELLA VITA: INTERVISTA A SHAILENE WOODLEY

Per molti è la nuova Jennifer Lawrence, come lei passata dal cinema indipendente a un franchise che potrebbe spalancarle le porte del successo planetario e ridare ossigeno ai botteghini di Hollywood. Ed è stata proprio Jennifer a convincerla ad accettare il ruolo di protagonista in questa nuova saga “young adult” all’incrocio tra Hunger Games e Matrix, con incoraggiamenti che si sono aggiunti ai preziosi consigli di sua madre psicologa: «Non essere sciocca», ha risposto alla figlia quando questa le parlava del rischio che la fama ti stravolga la vita, «resta con i piedi per terra e tutto andrà bene».

E così Shailene Woodley, che abbiamo scoperto al cinema (dopo tanta Tv) grazie a Paradiso amaro di Alexander Payne, dove interpretava la figlia maggiore di George Clooney, si è decisa al grande salto. Del resto, la sfida è importante: il popolarissimo romanzo della giovane Veronica Roth da cui è tratto il film, il primo di una trilogia che ha già venduto oltre 11 milioni di copie, è entrato sin dalla sua pubblicazione nel 2011 nella lista dei best sellers del New York Times, seguito poi dai capitoli successivi, Insurgent e Allegiant

Collocato come Hunger Games in un futuro distopico, Divergent è ambientato però in un luogo geograficamente riconoscibile, una Chicago divisa in cinque diverse fazioni, ognuna delle quali consacrata a una virtù: la sapienza per gli Eruditi, l’amicizia per i Pacifici, il coraggio per gli Intrepidi, l’altruismo per gli Abneganti, l’onestà per i Candidi. 

Beatrice “Tris” Pior apparterrebbe per nascita agli Abneganti, ma sente che quella non è la sua strada e tenta di passare agli Intrepidi anche se questo comporta l’abbandono della propria famiglia. Il test attitudinale che dovrebbe indirizzarla nell’unica direzione adatta a lei rivela però che la ragazza è una “divergente”, impossibile da inserire in qualunque categoria e quindi pericolosa al punto da dover temere per la propria vita. «Come Tris, sempre attenta al prossimo prima che a se stessa», ci racconta Shailene a Londra, «anche io sono cresciuta cercando di piacere il più possibile agli altri e dimenticando la mia vita. Ma in questo modo a un certo punto finisci per smarrirti. Lei è una lottatrice come lo sono io, ma non è una supereroina come Katniss, non sa usare arco e frecce. Cerca di abbandonare il nido e trovare la sua strada, proprio come me in questo periodo in cui sto diventando una donna, ho lasciato la famiglia per un posto tutto mio che nei prossimi mesi di vacanza vorrei godermi, magari con un libro in mano. L’ho già scelto, Henry & June, un classico».

Le affinità fra Tris e Shailene non si fermano a quelle elencate dall’attrice, “divergente” sullo schermo tanto quanto nella vita. Al punto dal fabbricare in famiglia i propri prodotti di consumo, dal formaggio al dentifricio. «La società americana ti educa a sviluppare un pensiero autonomo, ma non ti dà la possibilità di fare scelte di vita indipendenti. Sei libero di avere una tua opinione in merito a qualunque cosa, ma non di vivere coerentemente con le tue idee. Dipendiamo costantemente da un sistema di regole e linee guida molto precise che ti inducono a un determinato stile di vita tutt’altro che libero. Contrariamente a quello che fanno tanti altri miei connazionali che si imbottiscono di medicine ai primi sintomi di malessere e mettono in forno quello che capita, io ho deciso di vivere in armonia con il mio corpo e con l’ambiente. Sono disposta a tutto per difendere le mie scelte di vita alternativa».

Farebbe carte false anche per interpretare una commedia alla Pretty Woman o alla Notting Hill, e a lavorare con due dei suoi attori preferiti, Mark Ruffalo e Marion Cotillard. Ma recitare in questo film al fianco di Theo James, il misterioso Four, e di Kate Winslet, capo di una coalizione decisa a sterminare i “divergenti”, è stata per Shailene una vera benedizione. «Theo è una persona speciale, ha avuto una vita straordinaria prima di diventare attore, ha studiato filosofia e viaggiato in tutto il mondo facendo diversi lavori. Ama il cinema per il suo aspetto creativo e artigianale ed è bello pensare che per i prossimi quattro anni lo avrò al mio fianco. E che dire di Kate? Un essere umano grandioso, una specie di Clooney al femminile. È forte, animata da valori importanti, grande attrice e madre fantastica. Con lei imparo a essere una persona migliore».

Alessandra De Luca

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