Forme web TV: realtà digitali al Festival sull’Isola Tiberina

Presentati quattro cortometraggi in coproduzione con il portale Forme Web Tv, nuovo palco mediatico per gli artisti emergenti del territorio romano.

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Non c’è nulla di più veritiero del nero sul bianco, del bianco e nero. È questo che si percepisce durante la sera dedicata al canale Mosaico della piattaforma online Forme Web Tv, ospite al Cinelab dell’Isola Tiberina. Quella di Forme Web TV è una realtà recente e innovativa, che punta all’espansione oltre i confini del Lazio. Nuove generazioni di cineasti e autori qui raccontano il territorio e fanno cultura, conoscono e modificano la società in modo fluido, coinvolgente, dinamico. I canali online sono quattro – Arte, Cinema, Approfondimento e Mosaico; attraverso di essi artisti emergenti hanno iniziato a scarnificare il territorio, cercando di creare un network e una nuova generazione di registi che sappia crescere insieme.

Così come i canali, quattro sono i cortometraggi scelti e presentati all’Isola del Cinema. Ognuno di essi racconta un quartiere dell’urbe romana, partendo da Trastevere per passare da Bravetta, il Mandrione e finendo al Quarticciolo. Abbiamo ritrovato la famigliarità di angoli già veduti mille volte e li abbiamo “ascoltati”: a parlare erano voci vive o mura a seconda dei casi, assenze e spazi alienanti seppur ricchi di storia. Allo stesso modo abbiamo scoperto luoghi estranei o “dimenticati da Dio” – come nel caso del Residence Roma sgomberato nel 2006, oggi scheletro di cemento e “residuo bellico” –, o ancora borgate storiche e realtà complesse analizzate attraverso il filtro di una visione infantile – penso a Elvis, di Fabrizio Fanelli, che mostra un bambino crescere in strada “senza mai guardare in terra, osservando il cielo”, puntando in alto.

Fil rouge tra le quattro opere: le riprese rigorosamente in bianco e nero. È questo, infatti, lo strumento attraverso il quale i giovani raccontano la verità. La scelta di non indulgere a sfumature cromatiche rende la composizione viva, inevitabile, finanche insindacabile. Agli occhi dello spettatore si svela una realtà autentica persino quando ad abbondare, nell’immagine, è il simbolismo e la sospensione.

Picco d’emozione è stato il tributo a Roberto Brunetti (meglio noto come Er Patata), seguito lungo le strade di Trastevere nel cortometraggio di Valentina De Santis, Famose ‘n giro. Recentemente scomparso, l’attore racconta il quartiere arricchendolo della propria esperienza di vita vissuta.

“Da quando ho iniziato a conoscere Roma” ci racconta la regista “ho sempre pensato che Trastevere fosse un quartiere in sospeso tra passato e presente. Quando ho conosciuto Roberto mi son detta che avrei voluto conoscere la persona dietro al personaggio di Er Patata, così ci siam messi a parlare per ore. Soltanto alla fine mi ha raccontato del suo lavoro di attore e della storia d’amore con Monica Scattini. Romanaccio doc, figlio di trasteverini, la sua voce mi accompagnava per le strade che frequentavamo insieme. Così, nel 2021, abbiamo deciso di condividere i suoi racconti in un film. Se ne sono dette tante dopo la sua scomparsa ma una cosa è certa: Roberto era buono ed è stato una voce bella di Roma, inascoltata per troppo tempo”.