Anche Francis Ford Coppola è entrato nel vortice della viralità social. Approdato su Instagram lo scorso maggio, il regista ha voluto dare il suo contributo ad un inaspettato trend che ha spopolato – soprattutto su TikTok – nelle ultime settimane: rispondere alla domanda “Quanto spesso pensi all’Impero romano?“. Incredibile ma vero, il quesito bizzarro sta evidenziando una vera e propria “ossessione”, con migliaia di video di donne da tutto il mondo che rivolgono ai loro partner o ai membri della famiglia di sesso maschile la fatidica domanda.
A provare a dare una risposta al trend è stato Kevin Feeney, docente della New York University, il quale ha spiegato, al New York Times, che gli statunitensi, in particolare, sarebbero affascinati dall’impero romano per diversi motivi, in particolare per la società patriarcale e per l’influenza romana sulla cultura americana. Ne sa qualcosa anche Francis Ford Coppola, che come dicevamo è voluto intervenire sulla tendenza del momento per sottolineare come la conoscenza dell’Impero romano abbia avuto un impatto enorme sul suo prossimo film in uscita, Megalopolis.
«Quanto spesso penso all’Antica Roma? Molto spesso, perché la Repubblica romana è stata l’esempio per il mio Paese, l’America, e le sue istituzioni, ed è stata l’ispirazione per il mio prossimo film, Megalopolis» scrive Coppola su Instagram. «Il fascino che provo per la Repubblica romana si basa sulla lotta tra i partiti politici, durante la quale l’interesse della Repubblica cedette alle ambizioni di pochi uomini potenti che sposarono gli obiettivi dei partiti politici per stabilire le proprie fortune e la propria autorità affidandosi alle forze armate per raggiungere tali scopi, dando il colpo di grazia a una costituzione che stava già vacillando».
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Megalopolis, cosa aspettarci dal nuovo film di FFC
La trama di Megalopolis è rimasta in gran parte segreta, ma secondo quanto trapelato, il film sarebbe ambientato in una realtà alternativa, con una New York soprannominata “Nuova Roma”. Nel film, il destino di Roma perseguita un mondo moderno incapace di risolvere i propri problemi sociali, sfociando in una storia di ambizione politica, genio e amore contrastato. In un’intervista dello scorso anno, Coppola spiegava così l’obiettivo del film: “Cosa mi renderebbe davvero felice? […] Dopo che me ne sarò andato, tutto ciò che voglio è che si discuta di Megalopolis e che ci si chieda: la società in cui viviamo è l’unica disponibile per noi? Come possiamo migliorarla? L’istruzione, la salute mentale? Quello che il film propone è che l’utopia non è un luogo. È come possiamo migliorare tutto? Ogni anno, proponete due, tre o quattro idee che lo migliorino».