Gal Gadot riapre a Wonder Woman 3 con James Gunn e Peter Safran: «Si farà»

Nel mare di confusione che ha inghiottito il personaggio con la nuova gestione DC, sembra ci sia ancora spazio per un terzo stand alone su Diana Prince

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Il progetto sembrava molto e sepolto, come anche le parole pronunciate da Gal Gadot poco più di un mese fa davano l’impressione di confermare, eppure pare si sia aperto uno spiraglio di luce per Wonder Woman 3. Più che uno spiraglio, stando a quanto rivelato in una nuova dichiarazione a ComicBook.com dall’attrice israeliana, al momento impegnata nella non promozione di Heart of Stone, l’action thriller che la vedrà protagonista su Netflix dall’11 agosto.

Parlando della sua Diana Prince, apparsa per la prima volta nel Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, poi nello stand-alone Wonder Woman del 2017, nelle due versioni di Justice League (la normale e la director’s cut di Zack Snyder), nel sequel di Wonder Woman e infine in una serie di (insipidi) camei in Shazam! Fury of the Gods e nell’ultimo The Flash, Gadot ha rivelato che il personaggio sarà ancora coinvolto nel suo futuro. «Adoro interpretare Wonder Woman. È così vicina e cara al mio cuore. Da quello che ho sentito da James e da Peter, svilupperemo insieme un Wonder Woman 3».

Parole assai diverse da quelle che vi riportavamo a giugno, quando Gal Gadot si definiva ‘potenziata’ dalla cancellazione di WW3, ma che, a quanto pare, si sono aggiornate in seguito ad un nuovo incontro con i capi DC, James Gunn e Peter Safran. Ciò che è sicuro, al momento, è che i due hanno bocciato il progetto di Patty Jenkins, la regista dei primi due capitoli, e che nessun film su Wonder Woman uscirà nell’immediato futuro del DCU (la cosiddetta nuova fase Gods & Monsters). Per ora, parallelamente, restano aperti i piani per una serie su Max intitolata Paradise Lost, ambientata tra le Amazzoni di Themiscyra e una serie animata di Wonder Woman.