How Do You Live?, novità e reazioni per l’uscita dell’ultimo film di Hayao Miyazaki

Una nuova immagine e la theme song accompagnano la storia

0
Hayao Miyazaki How do you Live

Il fatidico giorno è arrivato, il misteriosissimo nuovo – forse ultimo? – film di Hayao Miyazaki è finalmente uscito nelle sale del Giappone, e le prime reazioni parlano già di un capolavoro. Come era prevedibile, verrebbe da aggiungere, se non ché sono diverse le voci degli spettatori interpellati all’uscita dei cinema che sembrano descrivere How Do You Live? come una summa della produzione precedente del genio dell’animazione e dello Studio Ghibli tutto. Che per l’occasione, dopo aver deciso di non fare alcuna promozione del film e di non mostrarne nemmeno un trailer, proprio oggi ha diffuso online una nuova immagine del proprio profilo che riprende quella del poster ufficiale e di un importante personaggio ‘non umano’ del film.

LEGGI ANCHE: Lo Studio Ghibli dice no, non vedremo alcun trailer per How Do You Live?

 

Mentre in occidente si incrociano le dita in attesa di una uscita autunnale – negli States, e magari non solo – molti spettatori giapponesi hanno festeggiato il primo film di Miyazaki in almeno 10 anni (dopo Ponyo sulla scogliera del 2008 e Si alza il vento del 2013), sebbene non siano stati pochi a confessare online di aver pianto al termine della storia.

E questo nonostante colpi di scena “prevedibili” (secondo Anime News Network, che pure lo definisce “visivamente un capolavoro”) e il ritorno di molti temi cari agli appassionati del genere, compreso quello della famiglia, che ha fatto ipotizzare  a qualcuno che si possa trattare di un regalo d’addio e insieme un tentativo di scusarsi con il figlio – il Gorō di I racconti di Terramare e La collina dei papaveri) – per essere stato un cattivo padre.

LEGGI ANCHE: How Do You Live?, durata e prospettive del nuovo film di Hayao Miyazaki

Tra creature amorevoli quanto inquietanti, passione per il cibo e fantasie “spaventose” e “magiche” insieme realizzate nello splendido disegno a mano cui ci ha abituato lo Studio Ghibli, nel film ci sono – a detta di Matt Schley della BBC – “ossessioni, stranezze e preoccupazioni tematiche tipiche” del regista. Del quale questo potrebbe essere un “testamento” secondo il fotografo Terumasa Seto e che molti dei commenti – tra una versione personale dell’airone e la foto ‘storica’ del biglietto del cinema – esaltano commossi, insieme a Kenshi Yonezu, autore della ‘Theme Song’ del film “Chikyūgi” (Globe).

 

In fondo alla pagina trovate un accenno della trama di Kimitachi wa dô ikiru ka/君たちはどう生きるか (come da titolo giapponese), A RISCHIO SPOILER!

 

 

 

Protagonista del film – che si apre con la morte in ospedale della madre a causa dei bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale – è il dodicenne Mahito. Che da Tokyo, nel dopoguerra, si trasferisce con suo padre Masato Maki in periferia (come era accaduto da bambino anche a Miyazaki, il cui padre lavorava in una fabbrica che produceva parti per aerei da combattimento, come quello di Mahito). Qui ha notevoli difficoltà a stabilire una relazione con la sorella della madre Natsuko, ora nuova moglie di Masato, e ad adattarsi al nuovo ambiente. Ma nelle vicinanze della sua abitazione, trova una casa abbandonata, costruita dal famoso architetto suo zio, dove un airone parlante gli rivela che sua madre è ancora viva. Quando la matrigna scompare, l’airone invita Mahito nella casa abbandonata, dove scopre un mondo surreale e fantastico (nel quale lo stile dell’animazione pare cambiare, diventando più complesso).