I Leoni di Sicilia conquistano la Festa del Cinema di Roma

Presentati oggi i primi episodi della serie italiana Disney+ dal romanzo di Stefania Auci

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I Leoni di Sicilia

La Festa del Cinema porta a Roma la Sicilia dell’Ottocento con la serie originale italiana Disney+ I Leoni di Sicilia, la saga familiare tratta dall’omonimo bestseller di Stefania Auci. Il regista Paolo Genovese e il cast, composto da Michele Riondino, Miriam Leone, Vinicio Marchioni, Eduardo Scarpetta, Paolo Briguglia, Ester Pantano e Adele Cammarata hanno presentato oggi i primi episodi della serie che debutterà il 25 ottobre in esclusiva sulla piattaforma streaming.

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Un racconto epico, che narra di cambiamenti sociali e storici epocali per l’Italia e che riporta alla luce la storia di una famiglia, quella dei Florio, che tra l’Ottocento e l’inizio del Novecento fu tra le più ricche d’Italia.

“È una storia che non conoscevo, forte, importante – dice il regista Paolo Genovese in conferenza stampa a Roma – l’ho conosciuta leggendo il romanzo di Stefania e ho pensato che c’era del materiale prezioso per raccontare una storia potente”.

La storia

I Leoni di Sicilia riesce a tenere insieme sentimenti e aspirazioni diversi, amore e ambizione, ricerca della felicità e desiderio di riscatto sociale, in un racconto che abbraccia decenni tra i più cruciali della storia d’Italia attraverso tre generazioni. “Una storia dove i contrasti di un periodo e di una regione sono raccontati su diversi livelli che si intrecciano tra di loro perfettamente – dice ancora Genovese – È il momento dei moti rivoluzionari, l’epoca dei Borboni e dell’arrivo di Garibaldi con l’unità d’Italia alle porte. In quell’epoca ci sono contrasti sociali forti tra borghesie e nobiltà, classi opposte in lotta, che però hanno bisogno le une delle altre. E su questo si innesta una rivoluzione personale che è quella dei due protagonisti. Giulia che cerca di affrancarsi da una società patriarcale e Vincenzo che aspira ad accrescere il potere della famiglia e al tempo stesso va contro gli interessi della famiglia”.

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Le figure femminili

Come nel romanzo di Auci anche nella serie I Leoni di Sicilia le figura femminili sono fondamentali e ad esse viene data una particolare centralità. Miriam Leone, che interpreta Giulia, spiega: “Sono felice e grata di questo personaggio. Giulia trova disonorevole vivere la vita che il patriarcato ha scelto per lei, è una donna che ha lottato per la sua libertà e di conseguenza anche per quella della mia generazione di donne. Si rende conto che la vita che sta vivendo non è la sua vita e fa veramente una rivoluzione, sia per amore del suo uomo che amore di se stessa”. Con trasporto infine l’attrice esclama: “Giulia ti ringrazio per averci reso un po’ più libere!”.

La smania di successo

Al centro della saga familiare dei Florio narrata ne I Leoni di Sicilia c’è Vincenzo, interpretato da Michele Riondino. “Di Vincenzo Florio mi ha colpito il suo modo di essere totalmente orientato verso il futuro, un visionario precursore dei tempi – dice l’attore – Lui conosce il mondo, è stato testimone della rivoluzione industriale inglese e vorrebbe portarla prima che in Italia proprio in Sicilia. La visione di Vincenzo del futuro è legata al progresso. Se le cose fossero andate come lui desiderava oggi forse potremmo vivere un’Italia capovolta rispetto al nord e sud dei nostri giorni”.

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Dal Gattopardo a I Leoni di Sicilia

Epica è stata anche l’impresa di Paolo Genovese che grazie alla produzione Disney ha potuto realizzare un’opera che, con grande dispendio di studio ed energie, oltre che finanziario, ha ricostruito un’epoca con i suoi ambienti in un modo tanto dettagliato e accurato da ricordare Il Gattopardo(1963) di Luchino Visconti. “Il pensiero al Gattopardo è inevitabile, ma penso che quello sia stato un film sull’immobilismo, mentre I Leoni di Sicilia è un’opera sul movimento”.