Ian Mackinnon, da Tim Burton a Wes Anderson fino all’Oscar con Pinocchio (video intervista)

Il direttore creativo e co-fondatore della Mackinnon & Saunders racconta a Ciak i segreti delle sue collaborazioni con alcuni dei più acclamati registi della stop-motion

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Al Cartoons on the Bay era già stato ospite, una ventina di anni fa, ma per Ian Mackinnon l’invito a partecipare all’edizione 2023 per ritirare il premio Pulcinella Award Studio of the Year ha tutto un altro sapore. Il direttore creativo e co-fondatore della Mackinnon & Saunders, leader di fama mondiale nello sviluppo dei personaggi nel settore dell’animazione e produttori di stop motion e animazione digitale 2D, ha coronato un anno di grande successo, culminato con la vittoria agli Oscar del loro ultimo lavoro, il Pinocchio di Guillermo del Toro. Un progetto inseguito da tanto, come ci spiega Mackinnon nella nostra intervista, inseguito da del Toro come progetto passionale poi diventato grande realtà grazie a Netflix. Ma la collaborazione con il regista messicano è solo una delle innumerevoli e prestigiose partnership artistiche che la Mackinnon & Saunders ha stretto negli anni nel mondo del cinema. Le prime, storiche, arrivarono 25 anni fa con Tim Burton, per il quale lo studio lavorò a ben tre film: Mars Attacks!, La sposa cadavere e Frankenweenie. Assolutamente non da meno quella raggiunta nel 2009 con Wes Anderson e il suo Fantastic Mr. Fox, ancora oggi rimasto del cuore dei fan come uno dei film di maggior successo.

Su com’è stato lavorare con questi tre grandi registi ce ne ha parlato direttamente Ian al Cartoons on the Bay. «Tim Burton e Guglielmo del Toro condividono un background simile, si sono entrambi avvicinati presto alla stop-motion in carriera. È una tecnica che fa parte del loro viaggio come registi. La cosa bella è che entrambi eccellono nei live-action ma allo stesso tempo portano avanti questi progetti per passione e credono che la stop motion sia il modo più giusto per raccontare le loro storie».

«Tim Burton è un grandissimo artista, – continua Mackinnon – potrebbe continuare a fare disegni tutto il giorno. Quando non riesce a descrivere qualcosa che vuole visualizzare, prende carta e penna e ti dà tutta l’ispirazione per i personaggi che poi andiamo a costruire per il film». «Wes Anderson ha un approccio molto diverso, ma la sfida è proprio cercare di trovare ciò che il regista vuole nel proprio film e nei suoi personaggi. Credo che Fantastic Mr. Fox sia uno di quei progetti di cui non avevamo idea di cosa stessimo facendo. Era molto sperimentale, lo capisci per la prima volta quando lo vedi al cinema con il pubblico e assisti all’entusiasmo che ne esce fuori. Il film è diventato uno dei preferiti tra i giovani, per qualche ragione possiede una certa particolarità è una qualità artigianale che hanno molto apprezzato. E aggiungo che ha probabilmente uno dei migliori cast vocali con cui abbiamo mai lavorato [George Clooney, Bill Murray, Meryl Streep, Owen Wilson, Jason Schwartzmann, Willem Dafoe]».

«Guillermo del Toro, lo accennavo prima, è un grandissimo fan della stop motion e Pinocchio è stata una delle prime storie che la madre gli ha letto da piccolo, nonché uno dei primi film [il cartone Disney] che gli fece a vedere al cinema. Raccontare la storia nel suo stile, con i suoi intrecci, è stato un sogno del cassetto che aveva da tempo e si è realizzato con Netflix quando ha deciso di produrlo nel 2018. Per noi tutti è stata una grande gioia».

Guarda qui la video intervista a Ian Mackinnon