2. Il Joker più spaventoso
Con buona pace del grande Jack Nicholson, e prima di poter ammirare quello più recente di Joaquin Phoenix, secondo Michael Caine era quello di Ledger il miglior Joker visto al cinema. L’Alfred del film lo definì “uno spaventoso psicopatico“, e sicuramente lo pensava, visto che nella prima scena in cui lo vide (quando il Joker appare a casa Wayne) restò talmente impressionato da dimenticare la propria battuta.
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3. I trucchi di Ledger
Dopo aver scelto l’attore australiano perché “senza paura”, Nolan non gli rese sicuramente la vita facile sul set, ma forse anche per questo Ledger riuscì a costruire un personaggio tanto indimenticabile. Sia nella preparazione, nella quale si ispirò al surrealismo dei quadri di Francis Bacon (come il “Figura con Carne/Figure with Meat” che nel film del 1989 anche Nicholson impediva a Tracey Walter di distruggere), sia nell’interpretazione. Come nel caso del famosissimo tic del criminale, che per tutto il film vediamo passarsi la lingua sulle labbra (in realtà a causa della protesi che si staccava ogni volta che parlava, come rivelato dal suo vocal coach Gerry Grennell nel documentario I Am Heath Ledger), o del lungo isolamento cui si sottopose l’attore che si nascose nella stanza di un motel per sei settimane.
LA LUNGA PREPARAZIONE E GLI ERRORI DEL FILM >>>
