Ha esordito con cifre da record (26,88% di media share e oltre 5 milioni di spettatori su Rai1 lunedì 13 gennaio con la prima puntata) Il conte di Montecristo, la serie evento RAI tratta dal romanzo del 1844 di Alexandre Dumas.
Composta da 4 puntate (in onda su Rai1 e RaiPlay ogni lunedì, in prima serata, fino al 3 febbraio), la serie è prodotta da Palomar, in collaborazione con DEMD productions, Rai Fiction, France Televisions, Mediawan Rights ed Entourage Media.
“Con Il conte di Montecristo, Palomar assieme a Rai ha fatto una scommessa che oggi posso dire vincente” ha dichiarato Carlo Degli Esposti – CEO & Founder di Palomar – Il pubblico ha premiato la grande narrazione e il tentativo di portare la letteratura classica in televisione, in un racconto corale e sontuoso adatto per il grande pubblico. Una vera e propria serie internazionale con una guida produttiva italiana, un grande regista danese, una scrittura per prima cosa rispettosa del grande libro di Dumas, e un cast veramente di altissimo livello: veder lavorare sul set interpreti così diversi, ascoltarli parlare un melting pot di lingue, è stata un’esperienza arricchente che abbiamo sperato che gli spettatori condividessero con noi rimanendone estasiati”.
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Alla regia, il premio Oscar danese Bille August (Pelle alla conquista del mondo, Palma d’oro a Cannes e Oscar per il Miglior film straniero; Con le migliori intenzioni, Palma d’oro a Cannes; La casa degli spiriti, I Miserabili, 55 passi) guida un cast internazionale composto Sam Claflin (Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare, Hunger Games, Peaky Blinders, Daisy Jones & the Six) nel ruolo del protagonista, Jeremy Irons, Mikkel Boe Følsgaard, Ana Girardot, Blake Ritson, Karla-Simone Spence e gli italiani Lino Guanciale, Michele Riondino, Gabriella Pession e Nicolas Maupas.
Il conte di Montecristo, personaggi
Sam Claflin | Edmond Dantès – Il conte di Montecristo
Edmond Dantès è nato a Marsiglia ed è cresciuto in mare, lavorando fin da ragazzo per l’armatore Morrel. Edmond è allegro, gran lavoratore e benvoluto da tutti. Fresco di nomina a capitano e fidanzato con la bella Mercedes, sembra avere davanti un futuro luminoso, ma ancora non sa che due uomini consumati da invidia e gelosia nei suoi confronti, stanno tramando per rubargli la libertà e la felicità.
Alla vigilia delle nozze, Edmond viene arrestato e rinchiuso nelle segrete del Castello d’If con l’accusa di aver cospirato contro il re. Con il passare degli anni, la speranza di ottenere giustizia si affievolisce, ma proprio quando sta per arrendersi, compare un salvatore: l’anziano Abate Faria, detenuto nella cella accanto alla sua, che lo convince a scavare un tunnel, offrendogli un’incredibile opportunità di fuga.
Dopo quindici anni di prigionia, Emond riesce finalmente a evadere ed è libero di orchestrare la sua vendetta. Nelle mani ha l’ingente tesoro nascosto sull’isola di Montecristo ricevuto in eredità da Faria, e la possibilità di trasformarsi in un nuovo, misterioso personaggio: il conte di Montecristo. Un uomo dall’immensa fortuna, colto, esperto di chimica e imbattibile nel duello, incredibilmente generoso con quelli che considera amici, ma freddo nel mettere in atto la sua terribile vendetta.
Di lui dice Sam Claflin:
Non è stato un ruolo facile, mi sono preparato a lungo soprattutto sulla capacità mentale di ricordare, in ogni fase della vendetta, da dove venivo. Edmond Dantès è un ruolo complesso, ricco, fantastico. Sono stato fortunato, nonostante abbia passato tante ore al trucco e mi sia gettato in acque fredde d’inverno. Cosa mi ha lasciato? Un segno profondo, il voler sapere di più, il guardare la mia vita in modo diverso. Edmond mi ha fatto capire che la vendetta può essere una cosa sbagliata. Ammiro la sua dedizione, la sua concentrazione, la sua capacità di lottare in quello che lui crede giusto. Ho amato tanti elementi della sua persona e trovato una sintonia con lui, anche se IO non sono una persona vendicativa, non arriverei mai a dove è arrivato lui. Però ho cercato di capirlo.
Ana Girardot | Mercedes
Giovane e bellissima ragazza di origini catalane, Mercedes sta per sposare Edmond quando lui le viene strappato dalla polizia e portato nel Castello d’If. Credendolo morto in prigione, con il cuore spezzato, Mercedes accetta di sposare suo cugino Fernand e trasferirsi a Parigi per iniziare una nuova vita. Nel suo cuore, però, rimane un’ombra di tristezza e, nonostante il passare degli anni, continua a tornare a Marsiglia per prendersi cura del padre di Edmond e mettere i fiori sulla sua tomba.
Venti anni dopo, quando arriva a Parigi, il conte di Montecristo si trova davanti una donna elegante e dai gusti raffinati, moglie devota di Fernand e madre affettuosa di Albert. Eppure, in lei è rimasto qualcosa della giovane pescatrice catalana e, quando negli occhi del conte vede un bagliore del passato, Mercedes inizia a sospettare della sua vera identità e finisce per scoprire anche lei la verità sul marito. Sono successe troppe cose perché lei ed Edmond possano recuperare l’amore perduto, ma forse non è mai troppo tardi per amare.
Jeremy Irons | Abate Faria
L’abate Faria, precettore e segretario del conte Spada, è stato arrestato nel 1811 per motivi politici e imprigionato nelle segrete del Castello d’If. Non si è rassegnato e, nel corso degli anni, è riuscito a trasformare dei semplici oggetti in strumenti, fabbricandosi del filo da cucire, una lampada e persino una penna, e ha iniziato a scavare un tunnel che dovrebbe portarlo fuori dalla prigione. Purtroppo, però, i suoi calcoli sono sbagliati, e si ritrova nella cella di Edmond. Tra i due uomini, soli e disperati, nasce immediatamente una grande amicizia e Faria lo coinvolge nel suo proposito di fuga. Proprio quando il tunnel è quasi finito, però, Faria muore lasciando in eredità a Edmond il suo sapere e l’esatta ubicazione del tesoro del conte Spada, nascosto sull’isola di Montecristo e mettendolo in guardia sulle conseguenze della sua irrefrenabile sete di vendetta.
Harry Taurasi | Fernand Mondego
L’ambizioso Fernand ha intrapreso la carriera militare e sembra avviato al successo, ma la sua più grande ossessione rimane la cugina Mercedes. Perdutamente innamorato di lei, non si rassegna al fatto che stia per sposare Edmond, un semplice marinaio, e per di più non catalano! Per mesi, Fernand ha sperato che il rivale fosse annegato in mare insieme al Pharaon e il suo ritorno – in veste di capitano – lo ha sprofondato nella disperazione. Non resta che vendicarsi scrivendo, insieme a Danglars, la lettera anonima che condanna Edmond alle segrete del Castello d’If.
L’arresto del rivale gli consente di coronare il suo sogno e, vent’anni dopo, Fernand vive a Parigi, ha sposato Mercedes – da cui ha avuto un figlio, Albert – ed è diventato il conte d’Morcerf, membro stimato del Parlamento francese. Una vita perfetta, fino all’arrivo del conte di Montecristo.
Blake Ritson | Danglars
Scontroso, frustrato e perennemente insoddisfatto, Danglars ha un solo immenso desiderio: diventare ricco. Quando all’attracco a Marsiglia l’armatore Morrel nomina Edmond capitano del Pharaon, convinto di aver subito un’ingiustizia, Danglars si infuria e decide di sfruttare la gelosia di Fernand per eliminare il suo avversario, senza neppure mettere in conto di stare condannando un innocente.
Dal momento che, nonostante l’arresto di Edmond e la sua scomparsa, Morrel rifiuta di promuoverlo capitano, lascia Marsiglia e lo ritroviamo vent’anni dopo a Parigi, dove è diventato il barone Danglars, ricco e potente banchiere. Ha accumulato immani ricchezze con le speculazioni realizzate in modo illegale grazie all’amante di sua moglie Hermine, il segretario del Ministro dell’Interno. La sua sete di guadagno non conosce ostacoli: neppure la felicità di sua figlia, che è pronto a promettere in sposa al “miglior acquirente”. Quale miglior vendetta per Montecristo che illudere Danglars di immense ricchezze per poi farle evaporare dinanzi ai suoi occhi?
Mikkel Boe Følsgaard | Gérard de Villefort
Villefort è un giovane procuratore scrupoloso, ma profondamente ambizioso e disposto a eludere le regole per necessità. Ha preso le distanze da suo padre, Noirtier, convinto bonapartista, e si è assicurato una fulgida carriera fidanzandosi con la figlia del marchese di Saint-Méran e promettendo fedeltà assoluta al Re. Quando si trova davanti Edmond Dantès con in mano una lettera di Napoleone destinata proprio a suo padre, non può fare a meno di distruggere le prove e far scomparire quello che – a tutti gli effetti – è un pericoloso testimone.
Ma questo è solo il primo degli atti orribili che commette per salvaguardare la sua carriera e preservare l’immagine di uomo incorruttibile. E saranno proprio questi scomodi segreti del suo passato a diventare l’arma con cui il conte di Montecristo lo farà precipitare verso conseguenze sempre più tragiche, mandando in frantumi la sua carriera e la sua vita.
Karla-Simone Spence | Haydée
Figlia del potente alleato dei francesi Ali Pasha, Haydée, principessa per nascita, a soli cinque anni, alla morte del padre, viene venduta come schiava al sultano di Amir da Fernand Mondego. Venuto a sapere della vicenda, il conte di Montecristo compra la sua libertà per arruolarla nel suo piano di vendetta. Haydée è una ragazza determinata, audace e vitale e a Parigi si sente disorientata dallo stile di vita occidentale e sogna soltanto il momento in cui potrà tornare in nord Africa da donna libera.
Giorno dopo giorno, però, la sua sete di vendetta si estingue: nulla potrà restituirle gli affetti e gli anni vissuti come schiava. La serenità è più importante di tutto questo.
Gabriella Pession | Hermine Danglars
Hermine, moglie di Danglars e madre di Eugenia, ha in comune con suo marito l’ambizione e l’avidità. Per ottenere informazioni per speculare in borsa è disposta a tutto. Persino a diventare l’amante di Debray, il segretario del Ministro degli Interni. E quando lei e Danglars si imbattono nel sedicente, ricchissimo, conte Spada, entrambi sono pronti a annullare il fidanzamento tra Eugenia e Albert d’Morcerf per fare in modo che la figlia sposi quello che credono sia un nobiluomo, ma in realtà è solo il bandito Vampa. Tanti anni prima, Hermine ha avuto una relazione clandestina con Villefort da cui ha avuto un bambino che lei crede morto subito dopo il parto. Il conte di Montecristo sa benissimo che, in realtà, Villefort ha seppellito il neonato ancora vivo e sta preparando un colpo da cui i suoi nemici non si riprenderanno più.
Di lei dice Gabriella Pession:
Come ho approcciato il ruolo? Nel romanzo di Dumas Hermine è una donna letterata, appassionata di musica, colta. Nella serie abbiamo dovuto centellinare i suoi tratti principali e insieme a Billie [August] abbiamo scelto di andare un po’ più oltre, allontanandoci dal romanzo. La sua follia non è raccontata nel romanzo, abbiamo scelto di farle perdere il controllo perché ha perso troppi anni a sopprimere un dramma, quello della morte del figlio, strappatole da Danglars. La vendetta di Edmond su di lei è proprio quello di instillarle il dubbio. Per questo impazzisce. Da sola non avrei avuto il coraggio di trascendere il libro, ma con l’eleganza di Billie August al mio fianco mi sono lasciata dettare dall’istinto e dalla libera creatività.

Lino Guanciale | Vampa
Vampa è un eccentrico brigante romano che, tentando di derubare Edmond, finisce per essergli debitore. E, anche per questo, quando riceverà un messaggio del conte di Montecristo, lascerà Roma per raggiungerlo a Parigi e trasformarsi nel ricchissimo conte Spada. Scaltro ed esuberante, Vampa si diverte a interpretare il ruolo del ricco nobiluomo alla ricerca di una moglie perfetta, partecipando con gioia alla rovina dei Danglars.
Di lui dice Guanciale:
La parola chiave del mio personaggio? Maschera. Vampa è un criminale, un brigante con una marginalità malevola (secondo le regole precostituite dalla società) ma al quale Edmond si rivolge per lealtà. Vampa fa la stessa cosa del Conte, ma in versione parodia rispetto alla sua versione drammatica e strategica. Ha delle implicazioni satiriche che mi hanno fatto toccare corde brillanti che non toccavo fa un po’. Sono stato guidato da un regista che mi ha sorpreso per il suo amore per gli attori, non declinato in una forma di utilitarismo e interesse, ma gestito con sobrietà ed eleganza. Fare un personaggio che si traveste, che si diverte a schernire un mondo aristocratico che di solito deruba, è stato un grande regalo come attore.
Michele Riondino | Jacopo
Jacopo è un contrabbandiere italiano che, scampato dalle grinfie della polizia grazie a Edmond, lo aiuta a lasciare Marsiglia e ad approdare a Montecristo. In cambio, Edmond fa di lui il suo braccio destro, coinvolgendolo sempre più nella sua rete di vendetta. La sua incrollabile lealtà sarà più forte di ogni dubbio morale e Jacopo sarà la pericolosa e affascinante mano armata del conte di Montecristo.
Dice Riondino:
Sul set si è creato un clima magico. Lavorare in costume è efficace, tu permette di nasconderti dietro ad una maschera e ad un costume, ma Billieè riuscito a tenere intatto l’ambiente in cui agire. È stata una modalità diversa, innovativa, un’esperienza che mi ha lasciato un senso di nuovo e che mi ha insegnato molto. Ho avuto la possibilità di lavorare con colleghi di altre scuole, ci siamo osservati molto e abbiamo imparato l’uno dall’altro.
Nicolas Maupas | Albert de Morcerf
Figlio di Mercedes e Fernand, Albert è la chiave d’ingresso del Conte nell’alta società parigina e nei salotti dei suoi nemici.
Giovane e spensierato, Albert sta facendo il suo Grand Tour d’Europa con il suo amico Franz d’Epinay, quando a Roma si imbatte nel conte di Montecristo, che si guadagna facilmente la sua amicizia e fiducia.
Quando scopre che Montecristo lo ha usato per colpire il padre, il suo senso del dovere gli impone di proteggere l’onore del proprio nome, ma la sua profonda onestà intellettuale gli permette anche di capire che la giustizia può essere anche molto dolorosa.
Di lui dice Maupas:
Albert è un personaggio interessante e molto sfidanteÈ un ponte per il Conte per entrare nella società parigina e attuare la sua vendetta. E’ vittima del contesto, dove i vertici sembrano essere corrotti, ma lui resta affascinato dal potere del Conte e da quello del padre. Non si rende conto del marcio che può esserci. E’ un personaggio comunque positivo, non ha cattiveria.
Il conte di Montecristo, intervista a Gabriella Pession e Nicolas Maupas