Il Milanese Imbruttito apre un chiringuito

In sala dal 7 dicembre il film che porta sugli schermi la satira social della She Wants

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Quasi 15 anni dopo gli esilaranti ritratti affidati a Guido Nicheli («Lavoro, guadagno, pago, pretendo!»), il cinema trova un altro epigono della satira su un certo tipo di fisionomia del bauscia milanese. È Germano Lanzoni, in arte Il Milanese Imbruttito, protagonista di Mollo tutto e apro un chiringuito, in sala dal 7 dicembre, che dipinge con ironia lo stereotipo del milanese in carriera, cinico, arrivista e tronfio.

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Nel film il signor Imbruttito, dopo il fallimento di un progetto imprenditoriale, decide di cambiare vita e lasciarsi alle spalle lo stress di dover sempre dimostrare al mondo che lo circonda le sue qualità di manager infallibile, accettando l’opportunità di aprire un chiosco in Sardegna, e si ritro- va in un angolo sperduto dell’isola. Il film è la naturale conseguenza dello sviluppo del carattere dell’Imbruttito, un rischio calcolato dal team ideatore del progetto, Il Milanese Imbruttito appunto, composto da Tommaso Pozza, Federico Marisio e Marco De Crescenzio che dal 2013 pubblicano il loro punto di vista sulle diverse realtà umano-metropolitane della città più “imbruttita” d’Italia.

Il titolo del film riprende una frase iconica tipica del milanese doc ed è stato scelto proprio per poter costruire una storia che avesse un inizio e una fine mantenendo la linea comica continua che contraddistingue i lavori della SHE WANTS di cui i tre autori fanno parte insieme ai personaggi nati e sviluppatisi dal 2013 ad oggi. Oltre al protagonista non potrà quindi mancare il Giargiana, Valerio Airó, colui che vive al di fuori della terza circonvallazione e ha prevalentemente origini garganesi, cioè pugliesi del Gargano. «Nel 2015 – racconta Tommaso Pozza – il termine Giargiana è stato il quinto più cercato su Google. La vera sfida del film è pertanto quella di portare al cinema il pubblico che non conosce il fenomeno dell’Imbruttito e quindi da Roma in giù, esclusa la Sardegna che è naturalmente coinvolta essendo una location dove si svolge la storia, rendendo un linguaggio specifico in uno onnicomprensivo e consacrando un progetto collettivo nato nove anni fa».

Germano Lanzoni, il protagonista, dopo essere stato la “voce ufficiale” del Milan ha fatto parte del collettivo Il terzo segreto di Satira i cui componenti, Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi sono rispettivamente regista e autori della sceneggiatura del film.

Di Roberto Beta