Il pianista, 5 curiosità sul film più personale di Roman Polanski

Un'opera magnifica che torna in tv nel momento giusto per ricordarci la Storia

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Il pianista Roman Polanski

2. Il ‘cameo’ di Roman Polanski e sua figlia

Reputato dallo stesso Polanski come il suo miglior film, è particolare la connessione del regista con Il pianista. Sia per la sua scelta di doppiare la voce di Jurek, l’uomo in attesa di attraversare la strada che si lamenta, sia per la presenza della figlia Morgane Polanski, che in questa occasione esordì con un piccolo ruolo.

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3. Steven Spielberg, Polanski e l’Olocausto

Nonostante la richiesta di Steven Spielberg, che fosse lui a dirigere il suo Schindler’s List, Roman Polanski scelse di rinunciare, definendolo troppo straziante. Comprensibile, considerato che gli stessi genitori del regista vennero tradotti in due diversi campi di concentramento: il padre – sopravvissuto – a Mauthausen-Gusen in Austria e la madre ad Auschwitz, dove fu uccisa.

Curioso fu l’incontro, durante le riprese del film (mentre si recavano a Cracovia per studiare le location), di Polanski con un uomo che aveva aiutato la sua famiglia a sopravvivere durante guerra. Un pizzico di vita del regista, che si ispirò alla propria esperienza anche nella scena in cui Szpilman – al quale in realtà venne detto l’opposto – viene salvato dai campi di concentramento e gli viene detto “Non correre!“.

 

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