Il pianista, 5 curiosità sul film più personale di Roman Polanski

Un'opera magnifica che torna in tv nel momento giusto per ricordarci la Storia

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Il pianista

4. Un sacrificio ricompensato per Adrien Brody

Il più giovane vincitore dell’Oscar per il miglior attore, all’epoca, Adrien Brody fu il primo a vincere la sua statuetta superando altri quattro precedenti vincitori dell’Oscar, che allora furono Daniel Day-Lewis, Jack Nicholson, Nicolas Cage e Michael Caine.

Un riconoscimento che confermò la giustezza della scelta del regista – che inizialmente aveva pensato a Joseph Fiennes, impegnato a teatro – e dell’impegno profuso dall’attore, che per il suolo imparò a suonare il pianoforte , perse 14 chili (mangiando solo uova sode, tè verde, pollo e pesce con verdure al vapore per sei settimane) e – per entrare in sintonia con il senso di perdita del protagonista – si sbarazzò del proprio appartamento, vendette l’auto e non guardò la televisione.

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5 . Gli errori del Pianista

Intorno al minuto 37, quando Szpilman attraversa il ponte si può riconoscere la stessa comparsa con gli occhiali passargli accanto per due volte. Più avanti (dopo 1 ora e 30′ circa), quando si reca dal suo amico per chiedere aiuto, sul tavolo c’è un mazzo di rose gialle fresche. La mattina dopo, le rose sono color albicocca.

Sempre intorno all’ora e mezza di film, quando Szpilman lascia il suo nascondiglio dopo aver rotto i piatti, la sua barba è incolta, eppure quando raggiunge l’appartamento di Dorota, nella scena successiva, appare rasato. Una differenza difficile da non notare, come quella della donna colpita alla schiena e morta davanti all’ospedale che vediamo spostata davanti alle scale.