Dopo averlo seguito a lungo nella sua travagliata realizzazione, a breve finalmente scopriremo il film di James Mangold atteso nei cinema per il 28 giugno. Dopo, ovviamente, la proiezione ufficiale prevista al prossimo Festival di Cannes, dove Indiana Jones e il Quadrante il Destino avrà la sua anteprima. Che svelerà la lunga seguenza digitale con la quale è stato confermato si aprirà la nuova avventura dell’archeologo interpretato da Harrison Ford, che – come noto – vedremo ringiovanito artificialmente.
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Quasi mezz’ora (per l’esattezza 25 minuti) della quale il regista ha parlato in una intervista a Total Film, nel numero che non a caso dedica al personaggio la doppia copertina che vi mostriamo più in basso. “L’ho solo ripreso e lui ha solo fatto finta di avere 35 anni” racconta Mangold, complimentandosi con Ford – “incredibilmente dotato e agile” – e ringraziando la mole di materiale in possesso della Lucasfilm che ha reso possibile tutto.
“Avevamo centinaia di ore di riprese di lui in primo piano, in campo medio, col grandangolo, con ogni tipo di illuminazione, di notte e di giorno – ha aggiunto, riferendosi alle tante bobine di filmati dell’attore a 30 e 40 anni. – Era una tecnologia incredibile e, per molti versi, non ci ho pensato. Mi sono concentrato solo sulle riprese di quella che è una extravaganza d’apertura di 25 minuti”. Concludendo poi che “l’obiettivo era di dare al pubblico un assaggio corposo di ciò di cui han tanto sentito la mancanza. Perché poi, quando il film arriverà nel 1969, dovranno adeguarsi a quello che è adesso, diverso da quello che era”.
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Qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto per consentire a Peter Cushing di riprendere il ruolo di Moff Tarkin in Rogue One: A Star Wars Story, dove si era inserita in una sequenza nuova un filmato realizzato con immagini che non lo erano. E che permetterà – come mostrato nel trailer e nelle prime immagini del film – di dare credibilità alla vicenda, nella quale vedremo il Professor Jones Jr. impegnato in un’indagine nel pieno della corsa allo spazio.
Stavolta Indy dovrà seguire una serie di indizi del fatto che degli ex scienziati nazisti si siano infiltrati nella NASA e stiano effettivamente lavorando a un complotto per mettere in pericolo il Paese. In questa missione, stavolta sarà affiancato dalla figlioccia Helena Shaw (Phoebe Waller-Bridge), che avrà un ruolo importante nell’origine di tutto.