Sta ottenendo ottimi risultati al cinema il nuovo film di Alessandro Siani con Leonardo Pieraccioni, Io e te dobbiamo parlare. Uscito al cinema il 19 dicembre con 01 Distribution, il buddy movie toscano-campano girato nelle Marche ha sfiorato in soli 8 giorni al box office i 4milioni di euro di incasso ed è tra i film di Natale più visti. La commedia, che vede protagonista l’inedita coppia comica Siani – Pieraccioni, è interpretata anche da Francesca Chillemi, Brenda Lodigiani, Gea Dall’Orto, Peppe Lanzetta, Giovanni Esposito, Biagio Izzo e Tommaso Cassissa.
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IL FATTO
Antonio (Alessandro Siani) e Pieraldo (Leonardo Pieraccioni) sono due poliziotti che, loro malgrado, condividono parecchi aspetti delle proprie vite. Pieraldo convive infatti con la ex – moglie di Antonio, Matilde (Brenda Lodigiani), e vive con la figlia adolescente di loro due, Maria (Gea Dall’Orto). Insieme trascorrono le loro giornate professionali su una volante portando a termine missioni ben poco brillanti, affetti da una buona dose di sfortuna e da una discreta incompetenza che compensano con molta simpatia anche sul lavoro. Antonio però ha un debole per Sara (Francesca Chillemi), affascinante poliziotta che spera di conquistare favorendola nelle indagini molto delicate su un caso intricato e rischioso.
L’OPINIONE
Da una sceneggiatura Alessandro Siani, reduce dalla buona riuscita del suo ultimo film Succede anche nelle migliori famiglie (2024), con Gianluca Bernardini, Io e te dobbiamo parlare vede alla regia lo stesso Siani, mentre Pieraccioni, dopo Pare parecchio Parigi (2024), si prende una pausa e si lascia volentieri dirigere dal collega napoletano.
Io e te dobbiamo parlare è di fatto un buddy movie, ispirato alla più classica commedia poliziesca, da Una pallottola spuntata (1988) alla saga di Beverly Hills Cop e simili, ma è soprattutto il pretesto per mettere insieme la comicità partenopea di Siani con l’ilarità toscana di Pieraccioni in maniera efficace, un rinnovato mix interessante e gustoso tra due stili comici diversi e assai riconoscibili.
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Lo spunto poliziesco, con l’inserimento di improbabili personaggi come lo sprovveduto e divertente rapinatore di Giovanni Esposito, è ottimo per riuscire a dare spazio alla comicità dei due attori e creare gag divertenti, ma ancor di più lo è il contesto familiare in cui i due protagonisti sono inseriti: quello di una moderna famiglia allargata alle prese con i piccoli problemi di gestione degli affetti e delle relazioni soprattutto con la figlia adolescente che i due hanno in comune.
Più debole invece è la trama crime che dovrebbe sorreggere l’intero impianto del film, una storia rabberciata che si sfilaccia in funzione della creazione di situazioni indubbiamente divertenti, ma che si perdono e si svuotano all’interno di un racconto del tutto dimenticabile e privo sostanza.
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SE VI È PIACIUTO IO E TE DOBBIAMO PARLARE GUARDATE ANCHE…
In un confronto difficile da reggere, non si può non pensare all’indimenticabile Non ci resta che piangere (1984) che vedeva protagonisti in coppia due grandi artisti della commedia, un napoletano e un fiorentino, del calibro di Massimo Troisi e Roberto Benigni.