Jenna Ortega potrebbe essere la prossima interprete di Beetlejuice 2

L’attrice di Mercoledì tornerebbe nel mondo di Tim Burton nel sequel del film del 1988

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Mentre Scream VI comincia ad imperversare nelle sale anche in Italia, Jenna Ortega, dopo il successo di Mercoledì, già pensa di continuare la sua frequentazione del visionario mondo di Tim Burton. L’attrice sarebbe infatti pronta ad interpretare un ruolo in Beetlejuice 2, sequel del cult di Burton del 1988.

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La Warner Bros., che detiene i diritti del film, non si è resa disponibile a commentare, ma secondo diverse fonti di The Hollywood Reporter, Ortega potrebbe interpretare il ruolo della figlia di Lydia, il personaggio di Winona Ryder nell’originale.

Tim Burton, regista del film che vedeva Michael Keaton nei panni dello spirito dispettoso, potrebbe tornare dirigere l’attore anche nel sequel. La produzione prevede di iniziare le riprese a Londra tra fine maggio e inizio giugno, ma il budget non è stato fissato e lascia il progetto ancora nell’incertezza.

Anche Alec Baldwin, Geena Davis, Jeffrey Jordan e Catherine O’Hara hanno recitato nel film originale, che incassò 80 milioni di dollari con un budget di 15 milioni di dollari e vinse l’Oscar per il miglior trucco agli Academy Awards del 1989.

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La possibilità di un sequel è stata più volte accarezzata nel corso degli anni. Diversi sceneggiatori hanno tentato di ridare vita al cult senza però mai arrivare ad un progetto concreto e lo stesso Burton si è più volte lamentato del proprio coinvolgimento.

Ortega, che di recente ha recitato in Mercoledì per Netflix, che ha visto Burton come produttore e regista, ha affermato di aver sognato spesso di partecipare a Beetlejuice quando era più giovane. L’attrice ha iniziato la sua carriera con serie Tv come Jane the Virgin e You, ma la notorietà le è arriata proprio grazie al riavvio di Scream dello scorso anno.

Prima del suo debutto in Mercoledì , Ortega aveva dichiarato a The Hollywood Reporter: “È stata un’esperienza piuttosto folle. Ho avuto la fortuna di avere l’opportunità di lavorare con un regista iconico che guarda caso è uno dei registi più dolci con cui abbia mai lavorato, e anche il più attento ai dettagli“.